Puntata 5 settembre - Ettore e Greta vivono il presente... Alessia mette nei guai Adriano

Laura è molto concisa, e decisa, nell’affermare che è sua intenzione trasferirsi a Roma dalla figlia Francesca. Ma la sua vocazione di mamma e nonna non ha mai molto convinto! Del resto, ribadisce la Beccaria, cosa la lega ancora a Torino? Forse il Sebastian di una volta le avrebbe mollato un bel ceffone sentendosi, con quella affermazione, proprio una nullità, invece l’uomo le proclama imperterrito il proprio amore: non riesce a vivere senza di lei!
Ci pensa la Cavendish a pepare ulteriormente la discussione fra i due ex amanti. Scesa dall’auto, con tono arrogante e possessivo, Eleonora interrompe bruscamente e sfacciatamente il dialogo fra due sordi, ricordando a Sebastian la loro destinazione: un party!
“Cosa ci fai tu con questa donna?” riesce solo a dire Laura sbarrando gli occhi alla vista della rivale.
Ma poi si riprende subito e fra le due donne inizia il solito alterco da pollaio.
La Beccaria – che fino a qualche mese prima “piegava maglioncini” – deride la Cavendish rinfacciandole di occuparsi “solo di mutande!”. L’esilarante ping-pong di accuse e insulti viene interrotto da Castelli che spedisce – senza ricevuta di ritorno - la socia in affari al party, da sola!
Accompagnata Laura a casa, mentre quest’ultima sta ultimando i bagagli, Sebastian ripete la solita litania: non vuole stare senza Laura. Sarebbe banale menzionare la canzone di Nek: Laura non c’è, è andata via…
Anche Laura ribadisce l’abituale lagna: “Non voglio farti del male!”. Come se ad un ex boss della mafia guatemalteca qualche pettegolezzo di gossip potesse importare! Pateticamente Sebastian la supplica: “Chiedimi tutto, ma non di rinunciare a te”. Per un attimo si è temuto che volesse riferirsi ad un orologio…
Mentre Viola è sottoposta ad un cura antinfiammatoria, Zeno sta studiano il modo di combattere di Maya, per trovarvi dei punti deboli sui quali Viola potrebbe infierire. Per farle vedere un filmato, Bauer invita la ragazza a casa sua, specificandole però che trattasi del vecchio appartamento di Damiano. La dura Castelli non ha timori a recarsi nel luogo dove ha tenuto prigioniero Damiano (particolare che Zeno ignora) ma quando titubante lancia uno sguardo alla camera da letto, la visione dell’ex amante ferito e sanguinante le torna alla mente. Vorrebbe andarsene perché – confessa al suo trainer – nella vita ha fatto cose orrende delle quali non va certo fiera, ma anche Zeno ammette di averne combinate di tutti i colori. Per l’ex pugile la Castelli è una donna speciale, e Viola, d’impeto, lo bacia.
Donatella invita l’indecisa Carol e non prendere decisioni affrettate. E se una volta fuori dalla clinica Adriano commettesse delle azioni pericolose? Tout le monde ne verrebbe a conoscenza, e per il famoso chirurgo addio carriera! Sarebbe screditato agli occhi di tutti. Carol è costretta a darle ragione: seguirà i suoi (disinteressati) consigli.
Rincasata Donatella firma un assegno (lasciando così una traccia…) ad Alessia. Il suo compito è terminato e deve lasciare l’Italia assieme al figlioletto. La somma che però la De Brandi le consegna è solo la metà: il resto dopo aver riscosso l’eredità del vecchio zio Riva.
La Righi però non ci sta, e dopo aver mandato avanti prole e baby sitter con la promessa che li avrebbe raggiunti il più presto possibile, si introduce nella stanza di Adriano indossando un camice bianco. Alessia è decisa a compiere un gesto che avrebbe dovuto fare tanto tempo prima.
Adriano, sotto l’effetto dei tranquillanti, la vede come un’ombra e mormora: “Sei viva?”. La sorellastra gli confessa che ha dovuto fare quello che ha fatto, e gli chiede perdono. Ma il paziente si è già riaddormentato quando Alessia gli si avvicina e lo bacia sulle labbra.
Ettore ripensa alle parole dettategli dalla sua coscienza, e inizia a scrivere una lettera. Stava piegando il foglio quando viene raggiunto da Greta. La direttrice, timida e imbarazzata, lo ringrazia per la bella giornata trascorsa insieme, ammettendo che lei non fa altro che pensare al passato ed al futuro, e mai al presente. “Viviamo il presente” le suggerisce dolcemente Ettore, e altrettanto dolcemente la accarezza e inizia a baciarla…