Puntata 8 settembre - Cecilia e Damiano sempre più vicini; Carol e Adriano sempre più lontani

Adriano caccia Carol lontano da sé. “Tu vuoi farmi del male” le urla disperato, ma proprio quando l’amante l’ha convinto a restituire il coltello, arrivano numerosi poliziotti – chiamati da Serena - che lo immobilizzano e lo portano via.
Ora il dott. Riva è nuovamente legato al letto, incosciente. Carol lo osserva disperata. Quindi rinfaccia al dott. Correntini la poca sorveglianza che ha permesso all’ammalato di scappare. Però la Grimani non vuole più che Adriano resti ricoverato, lo vuole riportare a casa, ricordando allo psichiatra che Adriano deve curarsi per guarire, non per peggiorare. Ed è proprio quello che succederebbe se la donna lo riportasse a casa, ribatte Correntini, convincendo Carol che se Adriano fosse stato sotto sedativi non sarebbe scappato, e che senza le cure che gli sono prestate l’uomo potrebbe anche diventare un omicida. Anzi, potrebbe anche non guarire mai. Che altro può fare Carol se non ammettere che quella del medico è la verità?
L’ipocrita, però, si è spaventato, e correndo subito da Donatella l’accusa di essere l’artefice dello scherzetto giocato alle spalle sia sue che del ricoverato. La donna non si scompone e molto freddamente ricorda al complice che ci sono in ballo ben 50 milioni di euro, e lei li vuole tutti.
Valerio redarguisce un sottoposto (che grinta!) e poi si complimenta con Damiano per aver risolto il caso che gli era stato affidato. Bauer, però, riconosce che quasi tutto il merito va dato a Cecilia Castelli, che lo ha aiutato a districarsi fra diagrammi e grafici. Il commissario Bettini ritiene terminato il ruolo nell’indagine di Damiano, e gli ordina di passare il caso alla Guardia di finanza, ma il poliziotto lo convince a lasciarglielo. Ritiene di essere già stato punito pesantemente!
Valerio, anche se ogni tanto fa la voce grossa, tutto sommato è un buon diavolo, e acconsente alla richiesta del suo sottoposto. Bauer, allora, convocata Cecilia e informatala del buon esito della loro collaborazione, le chiede di aiutarlo ancora. Avendo scoperto che l’uomo che ha rovinato tanti risparmiatori si chiama Luigi Mogano, prega la sorella di Serena di mettersi in contatto con lui per chiedergli un appuntamento. In sostanza – chiarisce – si tratta di fare per lui del trading insider.
Per Sebastian Ettore è patetico e disperato. Rabbolini e soci, visto come si stanno mettendo le cose, preferiscono togliere il disturbo e lasciarli soli.
Castelli deride Ferri, ma Ettore non ci sta e gli rinfaccia che avrebbe potuto infliggergli un colpo basso, ma non vuole scendere ai suoi livelli. Sempre troppo sicuro di se stesso, Sebastian lo affronta: “Se hai un’arma contro di me, usala”. Ettore insiste affermando che se anche non ha i numeri per contrastare il presidente, ha però dalla sua la forza delle idee, ricordando al suo rivale che “il passato può avere un potere devastante”. Castelli gli ride in faccia.
Eleonora abborda Ettore al Winebar e alla domanda dell’uomo risponde che a lei non interessa vendicarsi di Laura per come l’ha trattata in passato . “Laura si è rovinata da sola” ribadisce la Cavendish, e prosegue ironizzando che Ettore non sarà mai in grado di buttare Sebastian giù dalla torre.
Da un tycoon all’altro. Ora Eleonora si trova al cospetto di Sebastian, il quale le ricorda che per lui non è bello non avere avversari. La stilista di biancheria intima si offre come alleata, tanto è sicura che la Beccaria non tornerà più, anche se Sebastian ammette di portarla ancora dentro il cuore.
Osservando il passeggio che si svolge nella hall del centro commerciale dall’alto del terrazzino, Ettore nota la coppia Sebastian/Eleonora che sembra essere molto affiatata. Lo sguardo di Ferri è furioso, e preso in mano il cellulare telefona a Greta. “Domani sarò da te” le comunica.