Puntata 10 novembre - Che noia che barba, che barba che noia...

Disperato dalla tremenda notizia, Adriano vorrebbe vedere la madre, ma glielo impediscono. Il magistrato ha predisposto l’autopsia e senza il suo permesso nessuno può vedere la defunta.
E’ proprio Carol, che ultimamente ha ritrovato un po’ di umanità nei confronti dell’amante e della relativa madre, a convincere il medico a lasciar vedere Donatella al figlio.
E’ Sebastian stesso ad ammettere che la sua azione non merita perdono. Però l’uomo legge negli occhi di Laura in grosso rimpianto per quello che poteva essere e non è stato. Proprio riferendosi a questa “lettura” Castelli chiede alla mancata sposa un’altra possibilità, ma la Beccaria non fa in tempo a rispondergli causa l’irruzione di Valerio seguito da alcuni poliziotti. Il commissario Bettini lo invita a seguirlo in caserma, provocando l’ira funesta del boss che, persa completamente la testa, si avventa su un poliziotto colpendolo con un pugno, e provocandogli la rottura del setto nasale. Valerio ordina immediatamente di ammanettarlo, senza ascoltare l’intervento di Laura a favore dell’ex amante: è solo ubriaco. Ritrovata la grinta di un tempo, Bettini chiede irritato all’ex moglie: “E tu che ci fai qui dopo tutto quello che ti ha fatto?”. Bella domanda.
Ora Laura è divisa: una parte di se stessa rifiuta Sebastian, l’altra invece non riesce a farne a meno.
Ed all’ex cognato, imbestialito per la visita che lei ha fatto a Sebastian, ripete che c’è il solito filo che la lega all’innamorato, e che ha provato per lui molta pena quando gli sono state strette ai polsi le manette. Ivan non si capacita di quello che le sue orecchie stanno udendo.
Cecilia, nel solito Winebar, brinda con una coppa di champagne alla sua prossima partenza per Roma. Prevede che non supererà il concorso o è già stata bocciata? Mah! Alla premurosa Carmen confida che il suo dispiacere non è tanto quello di dover lasciare Torino, ma le persone alle quali vuole bene, e fra queste non c’è solo Serena…
Anche se in colpevole ritardo, Viola si presenta a cena dove Matilda la sta aspettando con ansia. Ma le intenzioni della figlia non sono amichevoli come la madre sperava, e subito le rinfaccia di aver cresciuto dei bambini sconosciuti invece che la figlia carnale. Invano la Herrera le ricorda che il legame fra madre e figlia è indissolubile e che deve mettere da parte rabbia e dolore. Così dicendo la abbraccia, e Viola, per un attimo, si abbandona fra le braccia materne, ma subito si ritrae: non si può recuperare quello che si è perso per sempre… e torna a menare pugni in palestra.
Una tigre in gabbia è meno feroce di Sebastian. Castelli vorrebbe andarsene ma Valerio lo blocca. Il magistrato ha confermato il fermo per aggressione a pubblico ufficiale e, che gli piaccia o no, quella notte dovrà dormire in carcere. Vendicativo Sebastian accusa Valerio di averlo incastrato, e solo perché lo ha visto insieme a Laura.
La quale Laura, inevitabilmente, decide di affrontare Matilda. La moglie di Sebastian la accoglie con la sua solita dolcezza, ma la Beccaria va subito al sodo: “Perché sei venuta a Torino?”. La mancata sposa non crede affatto alla risposta della Herrera, e cioè, per chi non lo avesse ancora capito, che è tornata solo per i figli.


Ultima modifica di -francis- il Ven Nov 11 2011, 15:20 - modificato 1 volta.