Puntata 28 novembre - Zeno lascia Viola? Cecilia lascia la polizia?

E’ ora la volta di Zeno a prendere per il bavero Damiano, staccandolo da Viola. Ma l’ispettore non si lascia intimidire e rinfaccia al fratello di stare coprendo la ragazza. Il trainer lo caccia di casa però, prima di uscire, Damiano li informa che Esmeralda è morta. Ecco il risultato delle loro forti emozioni!
I gesti e le parole che l’amante ha usato per difenderla non hanno fatto breccia nel cuore della Castelli. Per la ragazza Esmeralda era diventata la sua sola famiglia, specialmente adesso che ha perso quella vera, mentre per Bauer una famiglia vera non si basa sulle trasgressioni e sui furti.
Poi la invita a rivolgere le sue attenzioni a qualcosa di positivo, ed anche di rendersi conto chi sono le persone che veramente le vogliono bene. Ostinatamente Viola lo biasima affermando che lei non vuole la tranquillità della classica famiglia “del mulino bianco”, non sa che farsene di una vita normale. Ribadisce che loro due non sono una coppia: hanno solo condiviso il letto, solo attrazione sessuale. La delusione è dipinta sul volto di Zeno, quando afferma che “è triste ammetterlo, ma aveva ragione Damiano. Non sei capace di amare!”. La risposta della Castelli è secca: “Io non amo te”. Dopo aver rischiato il carcere per lei, Zeno deve ammettere di aver sbagliato tutto, e lascia l’appartamento, forse per sempre.
L’uomo “più indeciso della terra” incontra Ettore sul balcone del centro commerciale. Sardonicamente lo informa che sta recandosi al Winebar (l’unico locale di Torino…) per incontrare il giornalista Nisi, colui che sta scrivendo la sua autobiografia non autorizzata. Ferri teme che Bettini si lasci andare a confidenze imbarazzanti, ma il vecchio amico ribadisce che vuole conoscere solo la verità, per sbatterla in faccia proprio a lui, lui che lo ha accusato di essere l’informatore segreto dello scrittore.
La mente sempre in movimento di Ettore ha già scovato una strategia: Ivan deve riferire a Nisi confidenze sul passato di Ferri, però false, di modo che, quando la verità verrà a galla, il giornalista sarà screditato. Bettini però, ritenendo di non dover niente a Ettore ed ancora offeso per essere stato ritenuto il confidente dello scrittore, rifiuta.
Ma Alessio non vuole rivelazioni scottanti e compromettenti sul soggetto del suo romanzo, ma solo che Ivan legga, in anteprima, il primo capitolo del suo saggio. In questo modo potrà verificare se le informazioni ottenute corrispondono a verità. Anche se Bettini trova strano che Nisi non voglia niente, per il momento, in cambio, risponde che… ci penserà. Mavalà!
Rimasto solo con la sua preziosa bottiglia di vino, Nisi telefona ad un interlocutore sconosciuto, e gli risponde che è certo che l’uomo interpellato accetterà la sua proposta.
Cecilia si sente un’assassina, e la sorella la consola dicendole che, oltre alla vita propria e a quella di Damiano, Cecilia ha difeso anche la sua. Che sarebbe ora lei se non ci fosse più il suo promesso sposo?
Ma ciò non basta a rincuorare l’afflitta poliziotta. Infatti è proprio Damiano che la scorge, piangente, nel suo ufficio. Al collega la ragazza confessa che vuole lasciare la Polizia, ma c’è un motivo, e vuole che lui lo sappia…