Puntata 13 dicembre - Come per i nuovi personaggi, la sorella di Anita si vede con il contagocce...

Nonostante le proteste bipartisan, il giudice non recede dalla sua decisione. Non solo non farà un passo indietro, ma avverte i due nuovi garanti che vigilerà sulle loro azioni. E se non andranno d’accordo…
Forse il magistrato non si è reso conto del vespaio che ha provocato con la sua decisione salomonica… o forse sì? Fatto sta che Ferri mette subito le cose in chiaro con il suo giovane cogarante: lui è abituato a comandare senza sottoporre le proprie decisioni a nessuno, tanto meno a una persona che non apprezza e non stima. Stranamente accondiscendente Jacopo lo rassicura: come maggiore azionista della holding è tutto suo interesse che le imprese prosperino, ma questa inaspettata arrendevolezza mette sul chi vive il fondatore del Gruppo Ferri.
Che non sia uno stupido Ettore lo ha dimostrato sempre, ed anche in questa occasione fa bene a sospettare del Castelli in quanto lo stesso, poco dopo, invita a cena Serena per controllare, con l’avvocato, i contratti in essere. Al solito Winebar, però, Jacopo tralascia la documentazione portata dalla Bassani in quanto la sua vera intenzione è quella di farsi bello agli occhi della ragazza. Vuole apparirle sotto una luce migliore di quanto Serena già non lo veda, e condurla, piano piano, dalla sua parte. Loro sono giovani ed insieme assicureranno un futuro migliore alla holding. Per questo ritiene opportuno che loro due passino più tempo insieme per conoscersi meglio.
La proposta di Valerio lascia basiti sia Cecilia che Damiano. Recitare la parte di una coppia di pervertiti è per i due ragazzi inammissibile, mentre per Valerio, di solito così riflessivo e prudente, si tratta solo di un’azione di polizia. E poi non esistono altre soluzioni.
Cecilia promette di pensarci ed esprime le proprie perplessità a Erika la quale, pur conoscendo il sentimento che la lega al futuro cognato, le consiglia di accettare il caso in quanto potrebbe essere, per lei, un modo per ritrovarsi.
Anche Damiano sfoga le proprie rimostranze al commissario Bettini. La Castelli è appena uscita da prove che hanno tormentato la sua vita, e ritrovarsi in un ambiente così ambiguo e torbido potrebbe farla ricadere nel baratro nel quale era precipitata. E pure questa volta Valerio è certo della decisione presa: Cecilia è una ragazza risoluta e determinata, e lo ha dimostrato in passato quando denunciò Gemma.
Dopo un lieto pomeriggio trascorso assieme a Pietro e a Matilda, Ettore si rattrista. Il figlioletto tornerà dalla madre e non sa quando lo rivedrà ancora, ed anche la Herrera rientrerà nella sua abitazione. Il tycoon è addolorato all’idea di vedere allontanarsi le persone che più ama.
Vanamente la donna gli ricorda che nutre troppi sensi di colpa verso i figli e non vuole dispiacere loro tenendo in vita una relazione che loro disapprovano. Non può rinunciare all’amore dei propri figli per il suo.
E’ una notte buia e tempestosa. Sotto l’acqua scrosciante, più bagnato di un cagnolino caduto in un lago, Ivan si trascina deluso e triste. Padre Jean gli ha appena ribadito che lui non conosce nessuna ragazza che viveva con Paolo Rocchi, ma Bettini non gli ha creduto.
Pertanto, amareggiato, Ivan non risponde nemmeno ad una chiamata sul cellulare del fratello. Improvvisamente alcuni passi si odono dietro di lui. Una ragazza, sotto l’ombrello, gli si avvicina, e aspramente gli chiede: “Cosa vuoi da me? Cosa mi devi dire di Paolo Rocchi?”.
Lo sguardo allucinato di Ivan si posa su di lei…