Puntata 14 dicembre - Toh! Si rivede Sebastian...

A tu per tu con la sorella Serena è convinta che Cecilia abbia remore ad accettare l’indagine perché in lei è ancora troppo vivo il ricordo della brutta esperienza passata per colpa di Gemma. La Castelli tira un sospiro di sollievo: dalle prime parole pronunciate da Serena aveva avuto timore che questa avesse intuito il sentimento che lei prova per Damiano.
Facendosi forza comunica a Valerio di accettare il suo ruolo di infiltrata però è imbarazzata quando Bettini consegna a lei e a Bauer le fedi che devono infilarsi al dito. Ora però Cecilia è certa che questa delicata missione l’aiuterà a superare le proprie debolezze.
Di fronte alle esitazioni di Matilda Ettore confessa di non pretendere che lei tradisca Jacopo, ma che il suo solo e primario desiderio è quello che lei accetti di vivere con lui. Non la vuole alleata negli affari, ma solo amarla.
“Tornerai per il matrimonio?”. Bella domanda. Giustamente Serena è preoccupata per l’imminente partenza del futuro marito ed il suo timore è quello di trovarsi, sola soletta, davanti all’altare. Sembra quasi che in commissariato non esistano due altrettanti validi poliziotti a cui affidare questa delicata e imbarazzante missione. Comunque, per fare in modo che Damiano non si scordi del suo caldo corpo, Serena si spoglia ed entra sotto le lenzuola… il resto è storia.
Solo come un anacoreta, burbero più di un orso bruno in gabbia, stravaccato davanti al caminetto, Sebastian beve birra e mangia il contenuto di una scatoletta direttamente da essa, come il marinaio di una nota marca di tonno… Come il conte Ugolino, il fiero pasto viene interrotto da Laura che lo chiama al cellulare. La donna è preoccupata, sono giorni che non sente il suo ruggito, pardon, la sua voce. Sa che l’amante sono giorni che non si reca in paese per fare un po’ di shopping, e la Beccaria teme che si possa nutrire con la corteccia della legna. Castelli, poco sensibile alle premure della quasi moglie, gli risponde scocciato avendo capito che la donna lo sta controllando. Non vuole essere disturbato: sta ancora cercando se stesso! Diamogli la lanterna di Diogene!
Sulla “barca di tutti” Viola riceve la visita di Laura. La rancorosa Castelli non capisce come una donna tradita e umiliata da Sebastian possa ancora provare dei sentimenti per lui. Incurante delle malvagie parole della ragazza, la Beccaria - dopo averle mostrato una fotografia nella quale il padre è ritratto sulla neve e vestito come un barbone – chiede il suo aiuto non perché il padre ritrovi se stesso, ma per salvarlo da se stesso. Poi giustifica la foto ammettendo di aver incaricato un guardiacaccia di tenere sotto controllo il lupo solitario. Laura è sicura che solo i due lupacchiotti potranno impedire al padre di autodistruggersi, dopo che già si è autocolpevolizzato per averli delusi. Viola alza la voce, ma Laura ancora di più.
Ivan chiede alla sorpresa ragazza se conosce il gruppo Ferri e se è mai stata a Torino. No, lei sa solo di essere nata in quella città dove, peraltro, è stata abbandonata dai genitori. Paolo Rocchi – spiega Diana – era un volontario della Casa famiglia e le è stato molto vicino. Bettini la rassicura: la vera madre non l’ha mai voluta abbandonare, l’amava ed ha voluto proteggerla in quanto la genitrice era purtroppo rinchiusa in una clinica psichiatrica. Il suo nome era Marta Levi.