Puntata serale domenica 27 gennaio

Cecilia è costretta ad emettere un avviso di garanzia contro Zanasi, e pertanto consiglia a Serena di confidarsi con Damiano. Se Bauer venisse a sapere che lei era implicata nella vicenda del riciclaggio del denaro sporco da estranei la reazione del marito sarebbe sicuramente peggiore.
Alla vice ispettrice Mauro rintuzza tutte le accuse, ma Cecilia lo gela. Si sono fatti rimandare dalla Svizzera il documento autentico, Serena è scagionata e Zanasi decide di vuotare il sacco. Lo fa anche la Bassani sollevando l’indignazione di Damiano, che però viene ammansito da Viola. Gli ricorda che anche lui, sull’isola, ha avuto momenti di disillusione e scoraggiamento. E poi, gli rammenta, ultimamente non è stato facile vivergli accanto, e Serena non voleva caricarlo ulteriormente con le sue confessioni. Pace fatta fra i coniugi dispersi e ritrovati.
Un briciolo di umanità deve per forza vivere in Zanasi se non ha denunciato la socia per il malaffare de “Le Naiadi”. Il piano organizzato dalle due sorelle è riuscito. Senza peli sulla lingua la Bassani lo rinfaccia a Mauro.
Poi gli consiglia di patteggiare la pena, non farà un giorno di carcere e lo convince a non ritrattare la sua confessione.
Forse ancora nessuno conosce bene Mauro se pensano che il “cinese” se ne stia buono buono nel suo angoletto. Ed infatti, con la sua solita calma e faccia da schiaffi, annuncia a Damiano che l’idea di diventare soci nella Spa è stata di Serena, che ha pure insistito arrogantemente. Mauro ha ragione, ed è anche onesto quando ammette, però, che non è stato a letto con la vedovella inacidita. Ma c’è chi lo ha fatto: Brando, ad esempio. E poi, insiste Zanasi, non faccia il santarellino perché chissà quante volte, soli, sull’isola deserta, lui e Viola si saranno consolati a vicenda facendo l’amore. Non importa se stanno parlando nella hall piena di clienti del centro commerciale; il pugno che parte dal braccio di Damiano è violento e sanguinario. La povera Carmen è costretta a dividerli.
Se Bauer ora sa con certezza, Viola sospetta. Vede e rivede il filmato del matrimonio di Jacopo e nota che Brando e Serena ballano insieme, strettamente avvinti, e con aria sognante. Ci mancava anche Sebastian che, involontariamente, certificasse i sospetti della figlia: quella sera Brando e Serena hanno abbandonato la festa ben prima del taglio della torta! La Castelli vuole la conferma e interpella Mauro. Perché ieri Damiano lo ha colpito con un pugno? Cosa gli ha detto di tanto offensivo? La verità, afferma l’uomo, e per documentarla le mostra una
fotografia dove si vede la coppia baciarsi.
Gli annunci si danno sempre a famiglia riunita ed intorno da una tavola imbandita. L’ormai usuale procedimento viene seguito anche da Sebastian che, dopo il rituale brindisi, infila un anello formato da quattro enormi diamanti al dito di Laura. “Mi vuoi sposare?” le chiede.
“Amore” è la risposta felice della Beccaria. Un simile anello non può passare inosservato ed infatti Margot lo nota subito. Il sorrisino che aleggiava sulle sue labbra si spegne in un istante. Facendo buon viso a cattivo gioco la giornalista si complimenta con il suo capo, e lo abbraccia. Castelli è scosso da quel contatto. Nella soap è già stato usato spesso il metodo “chiodo scaccia chiodo”. Povera e illusa Laura!
Ettore non vuole rinunciare a Maddalena e nasconde l’arma che la donna impugnava contro Diana. L’ama troppo per perderla, confida a Jacopo, che però ha notato un movimento sospetto.
Ma non c’è un lieto fine per questa storia. La frasetta “e vissero felici e contenti” si legge solo nelle fiabe. Maddalena, bisbigliando “Ettore, mi dispiace” esala l’ultimo respiro. Le tendine della sala di rianimazione si chiudono e Yuri, che stava fissando la stanza fuori dall’ospedale, piange.
Ettore si dispera e non accetta la consolazione di Carol.
E’ ovvio che adesso la posizione di Ferri si è aggravata. “Omicidio volontario.”. Sono queste le belle notizie che comunica sempre Valerio! Ettore viene messo agli arresti domiciliari dove è raggiunto da Ivan. Maddalena era ammalata, una pazza, si è fatta uccidere dall’uomo che odiava e amava con la stessa intensità. L’amico non può pagare per questo. Ma le sue parole cadono nel vuoto. Ettore vuole espiare.
Dopo la morte della cognata Vetel è sparito dalla circolazione e non si riesce a sapere dove sia. Di questo Cecilia accusa Thomas ribadendo anche che il vigilantes ha sempre agito per conto proprio. E’ stato ed è reticente. Sironi incassa la fiducia di Carol, ma non riesce ad ottenere quella della donna che ama. “Bisogna insistere” gli suggerisce la Grimani.
Chi non desiste è certamente Yuri che, in un video messaggio, minaccia Carol. Anche lei deve soffrire come sta facendo ora Ettore, e la colpirà nei suoi affetti più cari: si vendicherà su Lavinia.
Foti ha recuperato gli atti del processo Sironi/Clementi. In realtà erano stati chiesti mesi prima, ma solo adesso sono giunti sul tavolo della vice ispettrice. La Castelli li consulta e ascolta anche alcune telefonate intercorse fra Thomas e la moglie. Parole dolci e innamorate. Allora è vero, l’uomo sapeva amare. Il fascicolo, lasciato colpevolmente sul proprio tavolo, viene visto da Thomas. E’ lampante che non la prenda proprio bene! E come la prenderà quando verrà a conoscenza che addirittura Cecilia vuole incontrare la sua ex moglie in carcere?
Diana intuisce che il padre le nasconda qualcosa, e proprio la pistola incriminata. Jacopo sa dove cercarla, ma non la trova.
Con l’aiuto dell’amico di sempre Ettore riesce ad evadere dalla sua abitazione e giunto nei pressi di un fiume scaglia la pistola in acqua. Poi si reca sulla tomba dell’ex acrobata. Qui incontra Yuri. Vetel non vuole ucciderlo, lo lascerà vivere affinchè trascorra tutta la vita che gli resta roso dal dolore e dal rimorso di aver ucciso la donna amata. Maddalena ha realizzato la sua vendetta. Nel frattempo è stato emesso un mandato di cattura internazione e Ivan, giustificando la sparizione di Ferri, consegna al fratello una lettera scritta dall’ex presidente della holding.
Proprio davanti alla tomba di Maddalena Ettore viene arrestato, ma lui si rifiuta di difendersi.
Il commissario Bettini lo lascia solo, per pochi attimi, con Diana. Alla figlia Ettore confessa di essere sempre uscito impunito da tutto il male commesso in passato, ed ora è giunto il momento di pagare. Però Diana deve prendere pubblicamente le distanze da lui, lo deve fare per il bene della holding.
Convocato il Consiglio di Amministrazione – dove si rivede il fedele socio Rabbolini – Diana non rinnega il padre, anzi.