Puntata 14 febbraio - Sebastian fra Laura e Margot

E’ una coppia messa a dura prova quella formata da Damiano e Serena, è costretta ad ammettere Cecilia dopo aver respinto con irruenza il bacio del collega. Però il loro amore è talmente forte che riuscirà a superare le avversità del momento. E poi, aggiunge, è certa che Serena potrà regalargli ancora tanta gioia. Non può certo rivelargli che sta per diventare (forse) padre! Questo compito – chissà se felice o infelice – spetta alla Bassani che, nel frattempo, ha firmato i documenti che sciolgono la società fra lei e Brando. Ora per Serena anche l’ultimo vincolo che la lega a Salani è finito. Ma sarà vero?
Più il tempo passa e più Margot è determinata a far cadere Sebastian ai suoi piedi. A lei non interessa la vice direzione – gli rinfaccia – vuole molto di più: vuole lui. Sa che Castelli la desidera e che, anche se ancora non lo ammette, la cercherà. Intuito femminile. Perché, proprio la sera stessa, Laura è molto appassionata ma la sua voglia sbatte contro il lavoro che Sebastian sta svolgendo e che l’uomo accampa come scusa per non seguirla nel talamo. La raggiungerà – la rassicura – ma la frase suona male.
Il mattino dopo, proprio nell’ufficio dell’editore, Margot effettua le consegne al suo sostituto in modo molto dolce e collaborativo, ma le rose hanno anche le spine. Ed infatti ecco che una di queste punge metaforicamente Sebastian nel suo orgoglio personale: di fronte a lui Margot accetta l’invito a cena di Giordano. Prontamente Castelli la invita a restare, vuole parlarle da solo. La lingua batte dove il dente duole. I giochetti della giornalista non piacciono a Sebastian che si sta infognando sempre più. Più parla, e più Margot ha le sue rivincite. Ironicamente la ragazza gli rinfaccia di essere geloso ma soprattutto di non desiderare più Laura dopo aver fatto l’amore con lei. E’ inutile che ribadisca sempre che è la Beccaria la donna che lui ama, lei sa che non è più vero.
Se c’è un posto dove i segreti non saranno mai tali questo è Internet. E’ infatti con questo strumento che Pietro ha appreso la verità sul padre. Inutile raccontargli pietose bugie. Il ragazzino vuole vedere il padre, sa che adesso ha bisogno di lui.
Nemmeno la notte Ettore può stare tranquillo nella sua cella. Vinicio lo raggiunge anche lì in qualsiasi ora, indisturbato. Corradi sa che Ferri non lo ha denunciato e crede lo abbia fatto perché loro due sono affini. Ettore però non gli concede questa soddisfazione; Vinicio comanderà anche in carcere, ma non lui. Ascanio, facendo finta di dormire, ascolta la conversazione.
Però, a pochi giorni dalla sua scarcerazione, il compagno di cella di Ettore non vede molte prospettive per il suo futuro. L’unico amico che ha è un prete, e lui non vuole rinchiudersi in una canonica. Parlerà con Diana, gli promette Ettore, sicuramente troverà per lui un lavoro dignitoso a Centovetrine. Tuttavia Ascanio deve promettergli di stare alla larga dalle cattive compagnie.
I lividi sulla faccia del padre sconvolgono Diana, ma più di lei è sconvolto Ettore nel vedere Pietro entrare nel parlatorio.