Caro direttore, c’è ancora posto in Italia per i moderati che non vogliono indossare l’elmetto? Domenica mattina a Milano sono stato coinvolto in un episodio molto sgradevole. Avevo appena cominciato a firmare copie del mio libro Il cuore e la spada nel Multicenter Mondadori di piazza Duomo quando sono stato aggredito verbalmente da Pietro Ricca, l’uomo che molti anni fa gridò «Buffone» e altro a Berlusconi in un corridoio del tribunale, venendo poi assolto in giudizio. Già negli anni passati Ricca era venuto ad insultarmi quando qualche mia apparizione pubblica a Milano era stata annunciata e venerdì scorso mi aveva aspettato, con un suo amico provvisto di telecamera, all’ingresso del Circolo della Stampa dove con Umberto Veronesi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti Iacopino e altri dovevo commemorare Gigi Ghirotti, che dà il nome a una fondazione per la dignità del malato terminale di cui sono presidente.
Domenica c’è stato tuttavia un salto di qualità. La voce tenorile di Ricca mi ha fatto piovere addosso insulti di ogni genere per tutta la durata della mia permanenza nell’affollatissima libreria, nonostante la presenza di due agenti della Digos mandati dopo l’episodio di venerdì («Non mi toccate – gridava – siete nostri dipendenti!»). Ma per la prima volta, accanto a lui e alla telecamera, erano presenti altri suoi amici che hanno tirato fuori cartelli di insulti, addebitandomi ogni presunta nefandezza del governo Berlusconi, di cui sarei un servo ben retribuito, e un uso scorrettissimo del servizio pubblico.
Io ho reagito, rispondendo vivacemente a Ricca e ai suoi, soprattutto sul tema del terremoto dell’Aquila al quale, come sai, sono piuttosto sensibile. Ma la gente era sbigottita e spaventata e solo un paio di signore hanno avuto la forza e il coraggio di unirsi alla mia reazione.
Non ti racconterei tuttavia l’episodio se esso non fosse soltanto la manifestazione più clamorosa di un clima che mi preoccupa. Tu sai che Porta a porta, con i suoi limiti e i suoi difetti, è l’unica trasmissione di un certo peso non schierata a sinistra tra le tante che vanno in onda sulla Rai e quella che – occupandosi di politica non più di una volta alla settimana, in media – viene trasmessa nell’orario più sacrificato. Sai anche con quanto scrupolo cerchiamo di rappresentare le diverse opinioni. Riceviamo per questo molti apprezzamenti e anche critiche legittime.
Il problema è che una fascia consistente di persone vorrebbe che Porta a porta non esistesse: quanti sanno, per esempio, che mentre direttori dei giornali schierati con Berlusconi – anche con toni molto vivaci – trovano giustamente ospitalità a Ballarò e AnnoZero, i nostri inviti vengono respinti da anni dai giornalisti di Repubblica e dell’Unità? Quanti lavoratori possono immaginare che Guglielmo Epifani, col quale ho peraltro un cordiale rapporto personale, invitato invano per anni, è venuto solo al momento di lasciare la Cgil?
Il meritato successo della trasmissione di Fazio e Saviano ha un suo meno noto risvolto: la crescente intolleranza verso chi è su posizioni diverse. Nonostante anche nel mio ultimo libro, tutt’altro che militante, mi sia fatto scrupolo di affiancare posizioni divergenti sui temi più controversi degli ultimi due secoli di storia italiana, vengo rinchiuso dall’ intelligencija, ora allargata al «ceto medio riflessivo», nel lazzaretto degli appestati.
Ho già vissuto un’esperienza del genere: il ‘93 e la caduta della Prima Repubblica. Poi arrivò inopinatamente Berlusconi a ridare voce ai moderati. Stavolta temo una involuzione peggiore e mi rifiuto di credere che chi non sta a sinistra debba rifugiarsi dietro posizioni urlate e prepararsi alla resistenza fisica. Il paradosso è poi questo.
Nella Rai che si vuole controllata militarmente dal Cavaliere, a parte il Tg 1 tradizionalmente filogovernativo, la sinistra non ha mai avuto storicamente gli spazi e le superbe collocazioni orarie di oggi, mentre ogni tentativo di miglioramento degli spazi moderati finora s’è infranto dietro pastoie d’ogni genere. E il poco che resta deve essere pure criminalizzato. Che futuro dobbiamo aspettarci, caro direttore?
Domenica c’è stato tuttavia un salto di qualità. La voce tenorile di Ricca mi ha fatto piovere addosso insulti di ogni genere per tutta la durata della mia permanenza nell’affollatissima libreria, nonostante la presenza di due agenti della Digos mandati dopo l’episodio di venerdì («Non mi toccate – gridava – siete nostri dipendenti!»). Ma per la prima volta, accanto a lui e alla telecamera, erano presenti altri suoi amici che hanno tirato fuori cartelli di insulti, addebitandomi ogni presunta nefandezza del governo Berlusconi, di cui sarei un servo ben retribuito, e un uso scorrettissimo del servizio pubblico.
Io ho reagito, rispondendo vivacemente a Ricca e ai suoi, soprattutto sul tema del terremoto dell’Aquila al quale, come sai, sono piuttosto sensibile. Ma la gente era sbigottita e spaventata e solo un paio di signore hanno avuto la forza e il coraggio di unirsi alla mia reazione.
Non ti racconterei tuttavia l’episodio se esso non fosse soltanto la manifestazione più clamorosa di un clima che mi preoccupa. Tu sai che Porta a porta, con i suoi limiti e i suoi difetti, è l’unica trasmissione di un certo peso non schierata a sinistra tra le tante che vanno in onda sulla Rai e quella che – occupandosi di politica non più di una volta alla settimana, in media – viene trasmessa nell’orario più sacrificato. Sai anche con quanto scrupolo cerchiamo di rappresentare le diverse opinioni. Riceviamo per questo molti apprezzamenti e anche critiche legittime.
Il problema è che una fascia consistente di persone vorrebbe che Porta a porta non esistesse: quanti sanno, per esempio, che mentre direttori dei giornali schierati con Berlusconi – anche con toni molto vivaci – trovano giustamente ospitalità a Ballarò e AnnoZero, i nostri inviti vengono respinti da anni dai giornalisti di Repubblica e dell’Unità? Quanti lavoratori possono immaginare che Guglielmo Epifani, col quale ho peraltro un cordiale rapporto personale, invitato invano per anni, è venuto solo al momento di lasciare la Cgil?
Il meritato successo della trasmissione di Fazio e Saviano ha un suo meno noto risvolto: la crescente intolleranza verso chi è su posizioni diverse. Nonostante anche nel mio ultimo libro, tutt’altro che militante, mi sia fatto scrupolo di affiancare posizioni divergenti sui temi più controversi degli ultimi due secoli di storia italiana, vengo rinchiuso dall’ intelligencija, ora allargata al «ceto medio riflessivo», nel lazzaretto degli appestati.
Ho già vissuto un’esperienza del genere: il ‘93 e la caduta della Prima Repubblica. Poi arrivò inopinatamente Berlusconi a ridare voce ai moderati. Stavolta temo una involuzione peggiore e mi rifiuto di credere che chi non sta a sinistra debba rifugiarsi dietro posizioni urlate e prepararsi alla resistenza fisica. Il paradosso è poi questo.
Nella Rai che si vuole controllata militarmente dal Cavaliere, a parte il Tg 1 tradizionalmente filogovernativo, la sinistra non ha mai avuto storicamente gli spazi e le superbe collocazioni orarie di oggi, mentre ogni tentativo di miglioramento degli spazi moderati finora s’è infranto dietro pastoie d’ogni genere. E il poco che resta deve essere pure criminalizzato. Che futuro dobbiamo aspettarci, caro direttore?
» Mi sono messa in pari
» Puntata del 5 Agosto 2016
» Puntata del 4 Agosto 2016
» Puntata del 3 Agosto 2016
» Puntata del 2 Agosto 2016
» Puntata del 1 Agosto 2016
» Intervista audio a Michele D'Anca (a cura di Aldo Oliva)
» Puntata del 29 Luglio 2016
» Puntata del 28 Luglio 2016
» Puntata del 27 Luglio 2016
» Puntata del 26 Luglio 2016
» Puntata del 25 Luglio 2016
» Puntata del 22 Luglio 2016
» Puntata del 21 Luglio 2016
» Puntata del 20 Luglio 2016
» Puntata del 19 Luglio 2016
» Puntata del 18 Luglio 2016
» Non mi piace Laura
» Puntata del 14 Luglio 2016
» Puntata del 13 Luglio 2016
» Puntata del 12 Luglio 2016
» Puntata dell'11 Luglio 2016
» Puntata del 7 Luglio 2016
» Puntata dell'8 Luglio 2016
» Puntata del 6 Luglio 2016
» Puntata del 5 Luglio 2016
» Puntata del 4 Luglio 2016
» Puntata del 1 Luglio 2016
» Puntata del 30 Giugno 2016
» Perchèèèèèèèè
» Puntata del 29 Giugno 2016
» Puntata del 28 Giugno 2016
» Puntata del 27 Giugno 2016
» Puntata del 24 Giugno 2016
» Puntata del 23 Giugno 2016
» Puntata del 22 Giugno 2016
» Ciaoooooo
» Puntata del 21 Giugno 2016
» Puntata del 20 Giugno 2016
» Puntata del 17 Giugno 2016
» Puntata del 16 Giugno 2016
» Puntata del 15 Giugno 2016
» Carletto non c'è più
» Puntata del 13 Giugno 2016
» Puntata del 14 Giugno 2016
» Puntata del 10 Giugno 2016
» Puntata del 9 Giugno 2016
» Puntata dell'8 Giugno 2016
» Puntata del 7 giugno 2016
» Centovetrine torna davvero!
» In estate le puntate di Centovetrine inedite?
» Il Commissario Montalbano
» Le puntate inedite di Centovetrine in onda in Albania su Top Channel. Canale 335 sul satellite
» BUON NATALE
» Roberto Alpi a "Un posto al sole"
» Incredibile!
» Le conseguenze dell'inganno (Elizabeth George)
» La gattina bianca
» Andiamo a bere la pioggia (Raffaele Mangano)
» Ho sognato
» Upas - puntata 21 settembre - lunedì
» Upas - puntata 18 settembre - venerdì
» Upas - puntata 17 settembre - giovedì
» Upas - puntata 16 settembre - mercoledì
» Ho ereditato una canarina
» Upas - puntata 15 settembre - martedì
» Upas - puntata 14 settembre - lunedì
» Upas - puntata 11 settembre - venerdì
» Upas - puntate 9 e 10 settembre - mercoledì e giovedì
» Upas - puntata 8 settembre - martedì
» Upas - puntata 7 settembre - lunedì
» Upas - puntata 4 settembre - venerdì
» Upas - puntata 3 settembre - giovedì
» Upas - puntata 2 settembre - mercoledì
» Upas - puntata 1 settembre - martedì
» Upas - puntata 28 agosto - venerdì
» Upas - puntata 27 agosto - giovedì
» Upas - puntata 26 agosto - mercoledì
» Upas - puntata 25 agosto - martedì
» Upas - puntata 24 agosto - lunedì
» Upas - puntata 27 luglio - lunedì
» Upas - puntata 24 luglio - venerdì
» Upas - puntata 24 luglio - giovedì
» Franca
» Upas - puntata 22 luglio - mercoledì
» Upas - puntata 21 luglio - martedì
» Upas - puntata 20 luglio - lunedì
» Upas - puntata 17 luglio - venerdì
» Upas - puntata 16 luglio- giovedì
» Upas - puntata 15 luglio - mercoledì
» Upas - puntata 14 luglio - martedì
» Le mie tortorine
» Upas - puntata 13 luglio - lunedì
» Addio a Beautiful
» Upas - puntata 10 luglio - venerdì
» Upas - puntata 9 luglio - giovedì
» Upas - puntata 8 luglio - mercoledì
» Upas - puntata 7 luglio - martedì