Puntata 31 gennaio - Carol aggredisce la compagna di cella; patto di ferro fra Sebastian e Laura

All’inizio Sebastian pensa di aver capito male e frainteso la proposta di Laura, è scettico e non può credere che la donna gli stia offrendo l’impero di Ferri su un piatto d’argento. Lei, la vice presidente della holding! Non si fida e le chiede: “Cosa c’è dietro?”. Si rende conto la Beccaria che ciò vorrebbe dire iniziare una guerra?
Laura confessa che le sfide la eccitano, e per portare avanti questa le serve avere accanto un alleato forte che l’aiuti a sconfiggere Ettore: è stanca di essere solo una sua pedina.
Poi chiede al Castelli come mai ha deciso di tornate a Torino con tutti i rischi che questo rimpatrio comportava. La risposta di Sebastian è semplice: tutti gli uomini di potere più carismatici si sono formati qui, non in Argentina o in Guatemala. Per questo è tornato, e prendere il posto di Ettore Ferri sarebbe per lui una splendida rivincita, anche se è conscio che ciò non sarà affatto facile.
Laura lo tranquillizza: lei lo aiuterà dall’interno della holding. Sebastian sembra convinto e le promette che insieme estrometteranno l’attuale Amministratore delegato.
Niccolò ha ucciso Jacopo usando l’estintore. Paola è sgomenta e Castelli l’accusa di essere lei il movente della sua furia omicida; è lei che ha distrutto per sempre l’amicizia che univa i due cugini. E riprendendo il mano l’estintore lo scaglia contro la fidanzata. Paola si sveglia sconvolta dall’incubo.
Dopo essersi rivestita e aver baciato Niccolò su una guancia, e dopo aver dato un ultimo triste sguardo all’innamorato dormiente, la Ventura si reca al casolare per accarezzarlo, dopo di che rientra nella sua abitazione, dove viene raggiunta da un preoccupato Niccolò.
Paola ammette di non riuscire a dimenticare la violenza che lui ha usato contro Jacopo ed ha bisogno di riflettere lontana da lui, ed anche se Niccolò la rassicura che è stata solo la follia di un attimo, per Paola è troppo tardi. Niente sarà più come prima.
Lo scagnozzo di Ambrus rientra in cella impugnando un coltello a serramanico e si avvicina minaccioso a Adriano il quale, all’improvviso, si accascia al suolo privo di sensi. Le guardie lo prelevano e lo fanno ricoverare in infermeria. Qui viene raggiunto dal suo ex compagno di cella al quale confida di aver simulato un malore per non essere torturato. Il carcerato rassicura Riva: ci penserà lui a proteggerlo, in carcere ha molte conoscenze utili. L’uomo gli è grato perché Adriano ha localizzato il male che lo faceva soffrire alla schiena ed ora sarà presto operato.
Se per Adriano sembra che le cose si stiano mettendo bene, così non è per Carol.
Lavinia, dopo averla abbracciata commossa e con le lacrime agli occhi, le confessa di non aver mai smesso di volerle bene. Dopo aver fatto la pace con la figlia, Carol trascorre una notte serena ed al mattino le scrive una lettera piena di dolci parole.
Meno dolce è sicuramente Laura che entrata nell’atelier rinfaccia alla stilista di aver perso la sua dignità vendendo la madre a Ettore. Però, la rassicura, è ancora in tempo per rimediare il male fatto e l’ammonisce a non farsi manipolare da Ferri.
Nella sala mensa del carcere la compagna di cella, ovviamente super antipatica come da luogo comune, sfotte Carol che sembra non reagire alle provocazioni. Ma quando la carcerata le mostra la lettera che lei ha scritto a Lavinia (e che molto colpevolmente aveva evidentemente lasciata in bella vista) e gliela strappa in faccia, la Grimani reagisce e aggredendola la minaccia di morte, annullando così tutti gli sforzi fatti da Serena per farla scarcerare.