Puntata 7 febbraio - Un'altra fuga?

Lavinia non può fare nulla - dice lei, e in malafede - per Adriano perché è inchiodato dalla testimonianza della telecamera che lo vede pagare il sicario. Carol, però, non vuole voltare le spalle all’uomo che ama, e che a sua volta le ha già salvato più volte la vita, in un momento della sua esistenza così difficile. Pertanto la risposta che dà alla figlia è NO!
In quel momento Adriano fa il suo ingresso nell’abitazione e la prima cosa che fa è quella di abbracciare strettamente a sé l’amante. Disgustata Lavinia abbandona velocemente la stanza fissando Carol e Adriano con sdegno.
Dopo aver fatto la pubblicità ai piaceri rilassanti che offre una beauty-farm, Cecilia telefona a Ivan per ringraziarlo di averle fatto conoscere quel nuovo “cliente”: lo ha molto apprezzato.
Mentre la Castelli tutta pimpante è al pub con Ivan, riceve una chiamata sul cellulare di Zeno. Dopo aver fissato per un attimo indecisa il display, alla fine decide di non rispondere, ma l’umore non è più quello di prima. Bettini se ne accorge e le prende la mano stringendola fra le sue: Zeno, dall’oblò del pub, li fissa geloso, e poi li aspetta all’uscita dove aggredisce verbalmente l’ex amante la quale gli risponde che non sente nessun bisogno di giustificarsi con lui. Non stanno più insieme. Zeno perde il lume della ragione e alza la voce, al ché è d’uopo che Ivan si intrometta per allontanarlo, intimandogli di lasciare in pace la ragazza.
Zeno urla a Cecilia di amarla ma Ivan gli fa presente che non è con la violenza che la riconquisterà. Bauer ha gettato al vento l’occasione che gli era stata concessa per ricominciare. Cecilia soffre per la situazione che si è creata e Ivan la consola.
Damiano ha condotto Morales in commissariato dove inizia ad interrogarlo. Martin, però afferma di non conoscere nessun Sebastian Castelli, e quando l’ispettore gli fa vedere un bonifico da lui effettuato a favore dell’orfanotrofio dove fu allevato Carlos, lui si giustifica affermando che è solo un’opera di bene che ha fatto ad una istituzione del suo paese.
Damiano gli rinfaccia che è molto strano che prima che saltasse fuori il nome Carlos Fuentes di Morales nessuno conosceva l’esistenza, è una strana coincidenza… perciò la realtà è questa: Morales non ha ucciso Fuentes perché i due sono la stessa persona.
Il Pubblico Ministero vuole interrogare nuovamente i due imputati e per Serena non è un buon segno: ciò potrebbe preludere ad un loro ritorno in carcere.
Adriano, però, sa che se tornassero in galera la loro vita non varrebbe più di un fico secco: entrambi hanno già rischiato la vita dentro quelle quattro mura. E racconta a Carol che colui che già lo torturò in Sudamerica se lo è ritrovato nella stessa cella, e per di più armato di coltello. La spiegazione è una sola, e solo un uomo può aver organizzato l’aggressione. Ettore. Ferri non si accontenta di saperlo in carcere, ma lo vuole morto.
Perciò non resta loro che una sola soluzione: scappare dall’Italia!