Puntata 1 marzo - Titolo già scritto, ma tantè... un'altra vendetta? Basta!

Carol è sparita e Adriano la cerca da Laura. La Beccaria, meravigliata nel trovarsi il latitante davanti alla sua porta, presuppone che la donna si sia recata da Lavinia, ma Riva è già stato in quell’abitazione trovandola però vuota. La sua paura è che le due donne stiano scappando perché sa che Carol non vuole che la figlia confessi finendo così direttamente (senza passare dal via) dietro le sbarre.
Ma le due Grimani non sono scappate perché Lavinia, rientrata tranquillamente nella sua abitazione, sta ascoltando la registrazione che incastra Ettore. Dopo di ché prende foglio e penna e inizia a scrivere una dichiarazione…
Laura ospita Adriano per la notte. L’ex stilista ha capito che l’amore che unisce i due amanti è troppo grande e merita di essere aiutato. Non si tratta di sentimentalismo – assicura la rossa a Riva – ma solo di cinismo. Lei personalmente, però, non metterebbe più la sua vita nelle mani di un’altra persona: ora ha trovato quello che desidera nel lavoro e nel potere.
Paola ha rifiutato le lettere che Niccolò le ha fatto pervenire tramite Viviana, e quest’ultima le riporta, a sua volta, sulla barca assieme ad un biglietto nel quale lo invita a non cercare più l’ex fidanzata, con un consiglio finale: dimenticala!
Distrutto e addolorato, dopo aver stracciato le missive in mille pezzi, Niccolò riceve la scalza visita del conte Alfonso che ha in serbo per lui una bella sorpresa: una ragazza bendata di nome Guenda.
Il magnaccia di gigolò è sicuro che i due trascorreranno insieme una notte indimenticabile.
Nel nuovo locale (sembra che a Torino ne aprano uno ogni giorno…) dove Andrés ha condotto Serena, si trovano pure Damiano e Viola. Perelli vorrebbe andarsene subito, ma la Bassani desidera restare… e lancia un’occhiata complice a Bauer.
Viola, dopo aver ballato, si avvicina al tavolo di Andrés e Serena chiedendo il permesso di potersi sedere e trascorrere la serata a quattro. Il tutto viene annaffiato da una tequila bum bum.
Nonostante le paure di Adriano, Carol non è fuggita, ed è proprio Ettore che se la trova seduta sul suo letto. La Grimani si è fatta finalmente una doccia e si è cambiata d’abito. Subito chiede al marito di finirla con quella assurda guerra, ma Ferri è molto determinato nell’affermare che così come tanto l’ha amata, così oggi tanto la odia. Da lui non avrà nessuna pietà.
Carol, sconfitta, ammette: “Hai vinto tu”. Quindi gli riconosce che la sua vendetta è andata in porto: l’ha fatta soffrire, le ha fatto perdere la figlia ed ora anche l’uomo che ama. Poi, con l’ultimo orgoglio che le è rimasto, Carol gli rinfaccia che però non è finita qui. “Io te la farò pagare”.
Le sirene annunciano l’arrivo della Polizia che Carol stessa ha convocato a villa Ferri: vuole costituirsi, si autodenuncerà. Né Lavinia né Adriano dovranno finire in prigione.