Puntata 11 maggio - Viola arrestata? Mah!

Come di prammatica, gli amplessi si consumano sul divano, e Laura e Niccolò non fanno eccezione alla regola della soap. Probabilmente più scomodi si è e più si gode. Contenti loro…
Castelli, però, si accorge che l’amante non è molto partecipe alle sue effusioni, non ci mette la passione che sprizzava da lei quando era bendata ed in barca. La Beccaria si difende ammettendo che le manca il mistero.
Niccolò ha già pronta la soluzione: Laura dovrà tornare al JC e chiedere le prestazioni del misterioso dio greco; lui la aspetterà sulla dondolante barca con la benda nera pronta per l’uso. La donna è titubante, sa che per lei, in questo momento, è molto pericoloso farsi vedere in quel locale, ma Niccolò insiste: “Fallo se tieni a me e non alle mie azioni!”.
Ettore non si fida del figlio di Rossana, anche se la Grimani è certa che Niccolò affiderà a lei, e solamente lei, le proprie quote azionarie. Proseguendo nel suo ragionamento – senza nemmeno ascoltare la socia – per Ferri l’unica strada percorribile è quella di indagare sul passato di Sebastian, ma non sulla sua vita pubblica dalla quale ne è uscito brillantemente, ma in quella privata.
Il prossimo obiettivo del tycoon è quello di indagare sulla moglie di Castelli. Per fare questo Rossana recupera dal cassetto della sua scrivania le lettere con le quali Alberto scagionava Sebastian di un reato per il quale, comunque, il boss pagò personalmente al posto del colpevole fratello.
Laura confessa a Sebastian di essere l’amante di Niccolò, e gli racconta come avvennero i primi misteriosi incontri. Il socio non è sorpreso né meravigliato: sa già tutto. E il delatore è stato Alfonso, che viene portato nella sala tenuto prigioniero da un uomo dell’ex boss. Il conte è minacciato e promette che non parlerà a nessuno dei segreti che avvolgono Laura e il suo gigolò.
Prima di congedare Donatella, Jacopo si impegna a intercedere in suo favore con Carol, anche se sa già che è molto difficile che la Grimani cambi idea quando si tratta di questioni di principio.
L’imprenditrice, dopo aver fissato il progettista negli occhi molto intensamente, gli annuncia la sua speranza di rivederlo presto.
Dopo aver consegnato a Carol il “Progetto” presentato dalla De Brandi, e leggendo lo scetticismo negli occhi della sua interlocutrice, Jacopo la invita a lasciar perdere le questioni personali ed a comportarsi da vera manager.
Serena è a terra ferita e viene svegliata dallo squillo del suo cellulare. E’ Cecilia alla quale la sorella subito confessa che Damiano, da lei visto ferito e legato al letto, ora è sparito.
Valerio, che come San Tommaso ora crede solo perché ci ha messo il naso, fa spiccare un mandato di cattura ai danni di Viola Castelli.
Ed alla faccia che il complice aveva rassicurato la guatemalteca di aver rimesso tutto in ordine e pulito con accuratezza, la scientifica trova tracce di sangue fresco sia sul bordo del letto che sul pavimento. Serena si preoccupa: è vero, Damiano era ferito, ma non tanto da perdere tanto sangue. Evidentemente nella fuga è stato nuovamente percosso.
Viola è tranquillamente seduta sulla sua poltrona d’aereo quando viene avvicinata da un uomo in borghese che, mostrandole la pistola che tiene assicurata alla cintura dei pantaloni, le intima di scendere dall’aereo e di seguirlo.