Puntata 26 maggio - Valerio ha fatto la pipì fuori?

Non ci vuole molto per la leggera vestaglietta indossata da Laura a prendere la via del pavimento lasciando la sua proprietaria già pronta per l’amplesso tanto desiderato. Anche il divano è pronto – come è ormai abitudine – a sostituire un più comodo letto… ma quando c’è la passione non si bada a certe sottigliezze.
“L’ultimo amplesso a Torino” si consuma così a casa della Beccaria, almeno nelle intenzioni di Niccolò che non vuole coinvolgere l’amante nei suoi problemi scandalistici.
Carol convoca una conferenza stampa perché vuole battere sul tempo la società concorrente di Giovenale. Quando Adriano apprende dalla Grimani che Donatella ha ottenuto l’agibilità dei locali usando il ricatto, l’onesto medico resta perplesso e non approva. I due amanti discutono ma vengono interrotti dall’arrivo di colei che li sta facendo litigare.
Il dott. Riva prosegue nella sua campagna moralizzatrice e non apprezza l’intervento della De Brandi che afferma, di fronte alla stampa, che la Società da loro creata porterà notevoli introiti ai soci che la sponsorizzeranno. Per Jacopo non ci sono problemi, ma Adriano non si fida di Donatella.
Ed infatti, terminata la parte ufficiale, la accusa di sfruttare Carol solo per i propri interessi, e le rinfaccia di non poter avere di lei una buona opinione visto che usa il ricatto come arma abituale per ottenere i propri scopi. Donatella non se la prende affatto, anzi, rilancia: “Da che pulpito viene la predica!”. E persiste ribadendo che il medico ha paura che lei risvegli la “vera” Carol, anche se Adriano insiste a dire che quella Carol non esiste più. Però, conclude la De Brandi, se disprezzi me sotto sotto disprezzi anche la tua amante.
“Il fine giustifica i mezzi” è il motto di Donatella, e Riva vorrebbe che Carol rompesse la società con lei perché… non vuole che quest’ultima venga infettata…
A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Una mano sta ritagliando dal giornale una fotografia della Grimani che viene appuntata in una grossa bacheca che già contiene decine e decine di foto di Carol, di Adriano, di Jacopo. La mano è femminile: è quella di Donatella.
“Va tutto a meraviglia” risponde la rossa ad una misteriosa telefonata. “Si fidano di me e fra poco saremo ricchissimi!”.
Alessandro corteggia Cecilia e la bacia, ma la ragazza si ritrae. Lui non può essere il chiodo che scaccia Ivan.
Fratelli anche in amore, anzi, nelle sventure d’amore. Sia Cecilia che Niccolò hanno lasciato i rispettivi amanti per non rovinare la loro vita.
Intanto alla caserma “Balbis” maturano gli eventi. Gli uomini della scientifica hanno appurato che il sangue corrisponde a quello del conte Gaddi. Bettini è categorico: arrestiamo il colpevole!
Niccolò sta pensando e ripensando a Laura, ai momenti intimi trascorsi insieme, a bende nere, alla loro passione… ma il momento magico viene interrotto dall’irruzione della Polizia e da Valerio che lo invita a procurarsi un avvocato: è in arresto per l’omicidio di Alfonso.