Puntata 27 maggio - Laura stuzzica... e finalmente raggiunge il suo scopo

Le tracce di sangue di Alfonso Gaddi trovate sulla barca di Niccolò incastrano il Castelli, ed anche se il proprietario della barca-postribolo grida a gran voce la propria innocenza, deve però seguire Valerio in commissariato.
Le “gazzelle” della Polizia sono più lente delle auto di Cecilia e Rossana se, quando arrivano alla caserma Balbis, le due donne sono già in loco ad attendere il congiunto.
La piega che sta prendendo la società di Carol non piace proprio al dott. Riva, anzi, al medico non piace nemmeno la De Brandi. Adriano teme che Carol torni ad essere la donna spietata e senza scrupoli che era una volta, e glielo rinfaccia. Si è accorto che l’amante pensa di più al potere ed alle risorse economiche che la fondazione potrà portarle, e ritiene, giustamente, che la funzione della stessa sia stata snaturata.
Lo pensa anche Jacopo il quale, offeso dopo aver letto i giornali nei quali viene esaltata la figura della Grimani, mentre quella del progettista viene liquidata come se fosse un semplice tecnico, esige che Carol faccia una smentita riportando in equilibrio i giusti valori. Ma Carol non ci pensa nemmeno, e accusa l’ingegnere di essere solo un “narcisista”.
Ultimamente le prediche dai pulpiti sbagliati si sprecano!
Damiano, accortosi che il localizzatore non funziona perché è stato immerso nell’acqua, cerca di asciugarlo utilizzando il calore della lampada che ha sul tavolo.
Livia è stata dimessa e può riprendere la sua vita normale, ma la ragazza non ne ha nessuna intenzione. Non vuole tornare in Svizzera per riprendere il suo lavoro da cameriera, e non ha nessun amico fidato; nemmeno uno le ha fatto visita nel corso della sua lunga degenza.
La Frigerio, invece, vorrebbe tornare in un appartamento che ha costellato i suoi sogni, un open-space dove ricorda di aver vissuto con Adriano. Notando l’espressione sbalordita del medico gli chiede: “Esiste davvero questo appartamento?”.
Esiste, e là Riva la conduce. Livia lo riconosce subito, anche nei minimi particolari… tanto che chiede dove sia finita la fotografia che stava sul tavolino del salotto. Adriano la estrae da un cassetto e la ragazza riconosce Alessia nella donna che sta abbracciando Adriano.
Fissandolo mormora: “Forse Alessia vuole dirci qualcosa”.
Laura apprende dalla stampa che Niccolò è stato arrestato e vuole precipitarsi in commissariato, ma Sebastian la blocca appena in tempo. Non vuole che la sua socia si esponga mandando all’aria i loro progetti. Laura, però, gli ricorda che Niccolò l’ha sempre protetta non facendo mai il suo nome, e lei non lo può abbandonare al proprio destino.
“Vuoi buttare tutto all’aria per lui?” le chiede irritato Castelli. Seraficamente l’accusa di essere innamorata di Niccolò, che potrebbe essere suo figlio.
Laura, che non perde mai il vizio e l’occasione di stuzzicare il can che dorme, ribatte: “Sei geloso perché non sono innamorata di te?”.
Prosegue chiedendogli dove sta il problema: è perché lei è innamorata del nipote o perché non è innamorata dello zio?
Quindi accusa Sebastian di non accettare che Niccolò l’abbia gratificata sessualmente, una gratifica che a Castelli non sarà mai da lei concessa.
“Mai dire mai” mormora Sebastian prima di stringerla fra le braccia e baciarla.