Puntata 30 maggio - E la lucina riprese a lampeggiare...

Laura non schiaffeggia Sebastian per il bacio rubato, però gli rinfaccia che quello è la prova che lui è geloso di Niccolò. Lo informa comunque che lei è sempre intenzionata a difendere il giovane amante e si recherà in commissariato dall’ex marito per scagionarlo. La Beccaria è meravigliata di quanto al Castelli interessi poco il futuro del nipote. Con inaudita cattiveria Sebastian le risponde (alla Via col vento) “che francamente no”, per lui Niccolò può marcire in prigione anche se innocente. Anzi, minaccia Laura di non rovinare tutto solo per appagare il suo senso di gratitudine.
Niccolò, sotto pressione e subissato dalle domande del commissario Bettini, proclama la sua innocenza affermando di essere stato incastrato, anche se non ha idea di chi possa averlo fatto. Purtroppo non ha un alibi. Alla domanda di Valerio su chi possa averlo incastrato Niccolò risponde che questo lo deve scoprire lui, se sapesse fare bene il suo mestiere! Ben detto, Niccolò.
Livia continua a ricordare avvenimenti del passato che solo Alessia può conoscere: la morte della bambina che Adriano stava operando, Alessia che lo consolava finendo poi per fare l’amore con lui.
“Mi credi?” gli chiede speranzosa la ragazza. Il dott. Riva è costretto ad ammettere che è una follia, però ora ne è convinto pure lui.
Livia sta per lasciare l’appartamento per cercarsi una sistemazione dove vivere, ma Adriano si offre di ospitarla in quei locali che comunque ora sono vuoti. “E’ un po’ come se fossi già casa tua” le mormora. Chissà se Carol approverebbe?
La Frigerio raggiunge Jacopo che la sta aspettando al Winebar, e il progettista si dimostra un po’ geloso quando la ragazza gli comunica che era in compagnia di Adriano. Lei però lo rassicura: lui è l’unico uomo che le piaccia, e saprà dimostrarglielo.
Viola ha un piano: dopo che Serena avrà consegnato ad Antonio il saldo del riscatto, Viola lo seguirà per scoprire dove il sequestratore tiene rinchiuso Damiano. L’operazione è pericolosa, ma non esistono alternative. Le due ragazze decidono, pertanto, di recarsi armate sul luogo dello scambio.
Nel mentre Damiano chiede al suo carceriere cosa gli accadrà. Se lo lasceranno andare – promette – li perdonerà e dimenticherà tutto. Ma Antonio non si fida, ed arrivando per il poliziotto l’ultima ora gli chiede di esprime – come ai condannati a morte- un ultimo desiderio. Damiano vorrebbe una birra, fresca e spumosa, e Antonio esce per cercare un bar.
In realtà Bauer non ha certo sete, ma vuole restare solo per controllare se il localizzatore si è asciugato. Ed infatti è così. Dopo averlo assemblato, l’aggeggio si mette a funzionare ed è proprio Serena – mentre stava sorseggiando un caffè versato da una caffettiera fredda – che si accorge che sul monitor una lucina sta lampeggiando…