Puntata 1 giugno- La premiata trufferia

Damiano e il suo killer si fissano negli occhi: quelli del poliziotto sono rassegnati, quelli del sicario indecisi. Quest’ultimo non ha il coraggio di sparargli ma lo rinchiude nel bagagliaio del catorcio che presto sarà ridotto a un cubetto di lamiere… con ripieno.
Una prestigiosa università europea ha contattato Cecilia per offrirle una collaborazione, ma la Castelli pensa di non accettare. Alessandro cerca di convincerla in quanto è una opportunità irripetibile per la sua carriera, ma Cecilia non vuole lasciare Torino: troppi legami la trattengono nella città sabauda, non ultimo proprio Ivan.
Il quale si meraviglia quando vede che Viviana ha preparato i bagagli per lasciare il suo appartamento. Ora che il ginecologo le ha diagnosticato che non esiste più il pericolo di aborto, la futura mamma ha pensato che non sia giusto rimanere ospite del Bettini. Il motivo è molto semplice: non si vuole illudere di far parte di una famiglia. Ma Ivan la trattiene.
Mentre ancora Adriano sta rassicurando Carol che il suo è stato solo un giramento di testa, riceve un sms da Livia che disperata gli scrive che deve assolutamente vederlo. Inventando la solita scusa che deve correre in ospedale perché chiamato dal dott. Bonardo, Adriano lascia Carol sola in casa: la disapprovazione è evidente sul volto della Grimani.
Livia ha sognato ancora. Questa volta ricorda con angoscia di essersi vista dentro alla vasca da bagno con i polsi tagliati. Riva è sconvolto. Ricorda benissimo che per salvare la sorellastra mandò a monte il suo matrimonio con Flavia. “Cosa sta cercando l’anima di Alessia dentro di te?” chiede disperato alla Frigerio. Livia, ancora sottosopra, gli chiede di non lasciarla sola. Il medico rimane.
Ed ecco che Carol fa il suo ingresso in ospedale: ha accompagnato Donatella che non si è sentita bene, ed ha telefonato a lei perchè è l’unica persona che conosce a Torino.
La De Brandi non si fida molto dei medici ospedalieri, e chiede espressamente di essere visitata da Adriano. E qui la gatta inizia a covare.
Carol lo fa cercare dall’infermiera, ma la stessa le comunica che il dott. Riva non è presente nel nosocomio. Casualmente passa dal corridoio il dott. Bonardo che riferisce alla Grimani di non aver mai telefonato ad Adriano.
La trappola ha funzionato: quando Donatella rientra a casa lo comunica tutta soddisfatta alla sua complice, che altri non è (ma ormai lo si era già capito) proprio Livia.
Antonio telefona a Viola per indicarle che il riscatto dovrà essergli consegnato il mattino dopo. La Castelli si procura una pistola: nessuna delle due cugine si recherà sul luogo indicato dal sequestratore perché invece andranno dritte dritte nel nascondiglio di Damiano, segnalato dal localizzatore.
Alla domanda di Serena che le chiede perché sta correndo tanti rischi per salvare una persona che l’ha tradita, Viola risponde: “Vale la pena di morire per l’uomo che mi ha insegnato cos’è l’amore!”.
Ma il piano, in questo caso, non ha funzionato: entrate nel covo le due improvvisate detective trovano il giaciglio vuoto. In compenso c’è Antonio che presa come ostaggio Serena le punta la pistola al viso…