Puntata 15 giugno - Il piano diabolico di Ettore

Ettore spiega a Viola che lui ha motivi validi per credere che la versione della morte accidentale di Matilda non sia la verità, e lui vuole scoprire come sono andate veramente le cose. Addirittura ipotizza che dietro alla morte della madre di Viola si celi la lunga mano di Sebastian. Viola lo caccia dalla stanza affermando seccamente che niente e nessuno riuscirà a metterla contro il padre. Ma il seme del dubbio ha già attecchito…
Ovviamente di questa inaspettata visita Viola ne rende partecipe il padre, il quale si infuria quando apprende che Ferri incolpa lui della morte della moglie.
Le condizioni sanitarie del fratello di Francesco peggiorano a vista d’occhio, e a Donatella questo non piace affatto. Il cognato non deve morire troppo presto perché, in questo malaugurato e nefasto evento, il notaio dovrebbe leggere agli eredi il testamento, testamento che il legale ha già fatto visionare – anche se ciò è contro la legge – a Donatella che, apprendiamo, è la moglie del già defunto Francesco, e cioè la madre di Adriano.
Perciò la De Brandi telefona immediatamente a Livia perché devono accelerare il loro piano. E la Frigerio si mette all’opera. Dopo aver convocato Riva nell’appartamento che ora occupa, si fa trovare in desabillé, e non lascia nemmeno il tempo al medico di abituarsi alla sua vista che subito gli salta al collo e mormora di essere Alessia, e cercando di baciarlo gli sussurra che gli è mancato tanto. Ancora stralunato e incredulo Adriano le rinfaccia che lei è Livia e di essere certo che la sorellastra è morta, addirittura incolpandolo del suicidio: lui ha letto il suo diario.
“Io non sono morta, sono qui con te e ti perdono” insiste a ripetere sinuosamente Livia, e inizia a baciarlo. Questa volta Adriano risponde all’effusione e i due si scaraventano sul divano. Ma Riva si riprende quasi subito e, toltosi di dosso la ragazza, abbandona l’appartamento.
Le grazie così generosamente messe in mostra da Livia non hanno prodotto l’effetto desiderato!
Rientrando in aereo a Torino, Donatella ricorda come ha conosciuto Livia, alias Alena Preston.
La vedova Riva ha fatto in modo di soggiornare nel resort nel quale la ragazza fungeva le mansioni di cameriera proprio per conoscerla. Parlandole scopre così che Livia odia Carol, e la informa che la sua odiata matrigna ora è l’amante di suo figlio Adriano.
Viviana confida a Carmen che dopo il suo ritorno a Torino ha scoperto che vivere con Ivan è bellissimo e che si è innamorata di lui, anche se è consapevole che nel cuore del padre di sua figlia c’è posto solo per Cecilia.
La quale Cecilia ha appena confidato a Serena che sta partendo per Londra: ama troppo Ivan e non riesce a dimenticarlo restando nella città sabauda. La Bassani, quando incontra Ivan nella hall del centro commerciale, apprende dalla sua viva voce che pure lui ama ancora Cecilia, ma che però è stata lei a dimenticarsi in breve tempo del loro amore.
Subito Serena gli confessa che in realtà Cecilia lo ama ancora e che sta lasciando l’Italia proprio per dimenticarlo.
Avevamo lasciato Sebastian alle prese con la confessione di Viola, ed ora lo ritroviamo dentro la villa di Ettore. Porte, muri, camerieri, custodi, cani e guardiani non esistono?
Imbestialito come solo lui può diventare, Castelli prende subito per il bavero Ferri minacciandolo di farlo pentire per le accuse pronunciate alla figlia. Per nulla turbato o spaventato Ettore gli risponde: “Perché, non sei stato tu a farla fuori dalla circolazione?”. Ovviamente si riferisce alla defunta moglie del rivale, Matilda.
Sebastian, allora, estrae la pistola e gliela punta contro, ma è proprio quello che vuole Ettore: una telecamera sta registrando tutta la scena.
Castelli è ora nelle mani di Ferri, e se non vuole avere dei guai deve fare tutto quello che Ettore gli ordinerà.