Puntata 11 luglio - La morte di Rossana

Viola viene salvata da una cliente che rientrata per recuperare la sciarpetta che aveva dimenticato nel locale con due mosse ben assestate manda in fuga il mancato stupratore.
Nella fuga, però, al delinquente è caduto il portafoglio per terra con dentro la sua carta di identità.
Mentre Maya suggerisce a Viola di andare subito alla Polizia per denunciarlo, la guatemalteca – per non smentirsi – vuole vendicarsi di persona, ma alla fine ha il sopravvento la ragione.
Recatasi in commissariato deve per forza depositare la denuncia a Damiano che, quella sera, è di turno. Notando l’identità dello stupratore Damiano ammette che è una vecchia conoscenza della polizia, e poi si preoccupa delle sorti di Viola. La figlia di Sebastian, ancora sotto shock, gli risponde che quanto accaduto è solo la conferma delle sue certezze: gli uomini sotto tutti schifosi.
La nuova amica di Viola l’accompagna in una piccola palestra dove le insegna a prendere a pugni il punching ball per sfogare la sua ira repressa. Pensando a Bauer Viola tira cazzotti con inaudita forza.
Prima che l’aereo decolli, Livia ha ancora il tempo necessario per fare l’ultima confessione a Jacopo. Lo informa che ha lasciato una busta al guardiano della sua villa contenente le chiavi dell’appartamento di Donatella. Una volta entrato deve recarsi in salotto dove scoprirà, dietro la libreria, chi è veramente la De Brandi.
Quando la socia fa ritorno a casa trova Jacopo che la sta aspettando. L’ingegnere aveva già scoperto la parete alla quale erano appiccicate le centinaia di fotografie collezionate da Donatella. Fissandola le chiede: “Chi sei?”. Poi le rinfaccia di aver scoperto che al centro di tutte le sue azioni c’è Adriano, suo figlio!
Adriano non si dà ancora pace, è ancora pieno di dubbi e si pone tante domande. Però – come gli ricorda Carol – la vita non sempre risponde a tutto, e lo invita a guardare avanti… che vuol dire fare l’amore sul divano.
Rossana, sfogliando i registri che ha trovato nella cassaforte del gigolò, scopre dati interessanti e telefona subito a Laura per avvisarla. Ma la Beccaria – che in quel momento sta facendo l’amore con Sebastian – ha il cellulare spento. La Grimani le lascia un messaggio in segreteria.
La poco previdente improvvisata detective si trattiene per troppo tempo in quella casa… e quando si accorge che il suo autista giace a terra, probabilmente morto, è già troppo tardi per scappare. Sulle scale troneggia Valentino la cui cupa espressione la fa scappare e rinchiudersi in una stanzetta dove riesce comunque a balbettare alcune parole sconclusionate a Ettore.
Pure Laura – rivestitasi dopo l’amplesso – ascolta il messaggio di Rossana e proprio in quel momento irrompe a villa Castelli anche Ettore. Lasciando Sebastian intento ad allacciarsi i pantaloni, la Beccaria e Ferri corrono all’indirizzo noto.
Nel frattempo qui si sta completando il dramma. La Grimani accusa Valentino di essere lui l’assassino e Piperno, per nulla pentito di quanto commesso, ribadisce che Gaddi meritava la fine che ha fatto. Peccato per Niccolò, ma lui vuole vivere tranquillamente con i soldi che ha recuperato, e che sta togliendo dalla cassaforte e inserendo in un sacco. Rossana lo supplica di salvare il figlio, e quando Valentino continua a rifiutare Rossana lo aggredisce. I due lottano, ma la peggio tocca a Rossana che cade dalla tromba delle scale… restando a terra immobile.