Puntata 27 luglio - Valentino portato in commissariato

Valentino supplica Sebastian di non lasciarlo cadere nel vuoto ribadendo che lui non ha ucciso volontariamente Rossana, ma che è stato un incidente. Proprio Rossana rivive in quel momento nella mente di Castelli…. O è per l’arrivo tempestivo di Ettore? Fatto sta che Sebastian, allontanando Piperno dalla balaustra e dalla scomoda posizione nella quale il ragazzo si trovava, mormora fissando Ferri: “Questo verme ci serve ancora”.
Come aveva desiderato Ettore, Valentino viene portato in commissariato al cospetto di Valerio. Sono i due provvisori alleati a raccontare al commissario tutta la verità sulla morte sia di Gaddi che di Rossana. Ora Bettini ha le prove che Niccolò è innocente. Ma stranamente Valerio, invece di essere lieto della conclusione delle indagini, afferma sarcasticamente che loro due sono stati più bravi della Polizia nel risolvere il caso. Poi, conoscendo benissimo l’indole dei due tycoon, Valerio chiede loro che sistemi abbiano usato per convincere Valentino a confessare.
Piperno viene a sua volta interrogato ufficialmente dal commissario Bettini al quale Valentino confessa di non aver subito pressioni o minacce per costituirsi.
Poi il proprietario del JC ammette le proprie colpe, ribadendo di non essere stato costretto ad autoaccusarsi. Valerio non ci crede e promette che se l’imputato confesserà la verità lui saprà come proteggerlo, ma Valentino preferisce la sicurezza di dimorare dietro alle sbarre piuttosto che vivere libero con il terrore di doversi guardare sempre alle spalle, chiarendo che la sua paura non è riferita né a Ettore né a Sebastian. Però riconosce di non essere affatto pentito di aver ucciso Gaddi, persona squallida, mentre invece gli dispiace per la morte della Grimani.
Viola osserva con interesse Maya e la sua avversaria prendersi a pugni ed a calci, tanto che inizia persino ad entusiasmarsi. Sta applaudendo la sua amica, vincitrice dell’incontro, quando viene vista da Esmeralda.
Viola però non crede alle spiegazione che le dà Maya, e cioè che loro combattono non per soldi, ma solo per prevalere l’una sull’altra. Una sorta di rivincita contro il loro destino. Un destino crudele che vedeva il fidanzato di Maya picchiarla per gelosia, subendo le botte in silenzio perché si sentiva colpevole - anche se non lo era - fino a quando Esmeralda non le ha aperto gli occhi: combattere per non essere schiacciati.
Viola vorrebbe gareggiare anche lei, ma per la proprietaria della palestra non ha ancora i requisiti necessari. “Mettimi alla prova” la sfida la Castelli, ed Esmeralda lo fa subito: ordina a Maya di colpire l’amica senza però che l’amica possa difendersi.
Sebastian ed Ettore si presentano in ritardo alla cena di Cecilia e Niccolò. Del resto il loro pomeriggio (che dovrebbe essere durato almeno 20 ore) è stato impegnativo ma proficuo.
Ai commensali comunicano di aver consegnato alla giustizia l’assassino di Gaddi e di Rossana.