Upas - puntata 5 agosto (doppia) - venerdì

Anche Angela conferma la versione data da tutti gli altri presenti, ma quando la situazione sembrava volgersi al peggio ci pensa Bianca, mettendosi a piangere, a far sì che gli agenti togliessero il disturbo.
La Poggi, però, non è certo il tipino adatto a lasciar perdere, ed infatti rinfaccia al nonno di Nunzio di tutti i danni morali e materiali che il camorrista ha perpetrato a loro danno. A lei non interessa che Vintariello si scusi per quello che ha commesso e che prometta di lasciarli in pace per il futuro, e nulla le importa che l’uomo ammetta che la loro è proprio una bella famiglia.
Vito non telefona, e la tensione cresce. Finalmente il cellulare squilla e Franco e don Nunzio si preparano a recarsi all’appuntamento con Vito il quale, nel frattempo, si carica sniffando cocaina.
Raffaele, facendo finta di interessarsi di un amico, chiede a Ornella se un infarto può provocare l’impotenza. Non ci vuole molto alla dottoressa capire che il marito sta parlando di Renato. I problemi del cognato, gli riferisce, sono principalmente psicologici.
E così, quando Adriana chiede a Niko di aiutarla a portare in casa fustini di detersivo – rifiutando l’aiuto di Renato – quest’ultimo telefona a Ferri comunicandogli la sua intenzione di riprendere il proprio lavoro ai cantieri.
1. Viola sta facendo visitare a Filippo le viscere del monte Echia, dove si trovano i resti di una necropoli dell'epoca cumana, quando Sartori scorge l’avv. Savona a colloquio con uno sconosciuto, e si insospettisce. E’ dell’idea che l’uomo nascosto nell’ombra sia l’assassino ricercato da Vera. Viola si incarica di avvicinarsi e con fare indifferente ascoltare quello che i due uomini si dicono, ma una turista che le chiede una informazione la distrae. Nel frattempo l’avvocato è già sparito fra i vari cunicoli del sito archeologico.
Franco si presenta al cospetto di Vito tenendo Vintariello sotto la minaccia di una pistola. Dopo aver gettato a terra il borsone contenente i soldi del riscatto ed averlo fatto raccogliere dal nonno di Nunzio che avanza di qualche passo verso Vito, quest’ultimo lascia che il ragazzino si avvicini al padre, ma poi lo riacchiappa e puntandogli la pistola alla tempia ordina a Boschi di ammazzare Vintariello. La vita di Nunzio piccolo per quella di Nunzio grande. Nunzio grida a Franco di non sparare, ma Boschi non lo ascolta e fa fuoco al petto del camorrista che si accascia a terra.
Franco e il figlio possono abbracciarsi, mentre Vito telefona tutto soddisfatto a Salvatore Vitale annunciandogli la morte del rivale. Il “morto” però lo aggredisce alle spalle fra il sollievo del nipote ignaro che il nonno aveva indossato un giubbotto antiproiettile.
Boschi impedisce a don Nunzio di uccidere l’ex scagnozzo mentre tiene Vintariello sotto la minaccia della sua pistola. Mentre Franco telefona alla Polizia, Vintariello sta per andarsene certo che Boschi non lo ucciderà.
Proprio quando alla Terrazza tutti pensano che il peggio sia passato (Franco aveva telefonato che Nunzio era libero), Nunzio senior e Franco stanno facendo a pugni. Franco ha però la peggio quando Nunzio junior minaccia il nonno di lasciare andare Franco, puntandogli, a sua volta, la pistola sul volto.