Puntata 6 settembre - Baci, baci, baci... nel frattempo il vecchio Riva tira le cuoia

Sulla barca che ne ha viste di tutti i colori, non ultimo un gigolò pagato da donne mature e insoddisfatte, Greta ed Ettore si abbandonano alla loro sincera passione.
La direttrice dell’istituto è dispiaciuta per l’imminente partenza dell’amante, e prima che Greta lasci la barca Ferri le consegna una lettera, informandola però che deve aprirla solo una volta rientrata in sede.
Nonostante Adriano sia già sprofondato nel sonno ipnotico causato dai farmaci, Alessia continua a baciarlo ed a sussurrargli quanto sia dispiaciuta di quello che ha fatto, ma se ha agito in quel modo è stato solo per il bene di suo figlio. Recitando il mea culpa, la Righi lascia la stanza continuando a chiedere il perdono del fratellastro, l’unico uomo da lei amato.
Adriano è entrato in ipotensione, e l’infermiere informa subito il dott. Correntini suggerendogli di diminuire i farmaci somministrati al paziente, ma lo psichiatra lo invita a non interferire ed a badare ai fatti suoi.
Finalmente - per la De Blasi - Roberto Riva è morto. A questo punto manca solo la dichiarazione del dott. Correntini che attesti che il nipote del defunto, nonché erede, non è in grado di intendere e di volere. Ma per il medico è troppo presto, gli serve più tempo. Riva ha dimostrato di non tollerare i farmaci che gli vengono propinati, e continuare su questa strada potrebbe portarlo alla morte. Donatella insiste, vuole quel documento, e subito! Lo psichiatra però le tiene testa: non vuole correre rischi… a meno che Adriano non commetta un’azione eclatante, tanto da giustificare il suo intervento. Ma ciò è impossibile essendo il paziente costantemente tenuto sotto sedazione. La diabolica mente di Donatella si mette in moto…
Viola si stacca dalla bocca di Zeno pregandolo di dimenticare quello che è successo. La Castelli è imbarazzata trovandosi nell’abitazione che era di Damiano, ma non vuole raccontare a Zeno quello che è successo fra lei e l’ispettore. Dopo aver preso a pugni il pungiball per dimenticare il bacio di Viola, Zeno si decide ad informarsi direttamente alla fonte: il fratello. Ma anche Damiano non vuole rivelargli cosa di brutto è successo fra lui e la Castelli, anche se Zeno gli chiede perentoriamente: “Cosa è successo di così terribile fra te e lei?”. Può solo elargirgli un consiglio, e cioè di stare alla larga da quella donna, è troppo pericolosa. “Lasciala perdere”.
Sebastian confessa a Laura di essere disposto a rinunciare al potere e alla gloria per lei, ma per la Beccaria il loro rapporto è stato segnato fin dall’inizio, ed è meglio finirla subito fino a che si è ancora in tempo. Laura è certa che, prima o poi, arriverebbero ad odiarsi perché è conscia che per un uomo come Castelli, abituato ad essere sempre ai massimi vertici, la caduta sarebbe ancora più dolorosa.
Pertanto lo liquida augurandogli di essere felice.
Poi, dopo che Valerio ha chiuso luce e gas, Laura ricorda i momenti di passione trascorsi con Sebastian, e rispondendo all’ex marito gli conferma di essere decisa a vendere l’appartamento. Però, quanti ricordi racchiudono quelle quattro mura!
Nel suo ufficio Greta apre la lettera, ma sul foglio non c’è scritto nulla, solo un suo nuovo ritratto. Commossa vorrebbe correre a ringraziare Ettore, ma Milo la ferma: la barca non c’è più, Ettore è già partito.