Puntata 10 ototbre - Donatella chiede a Jacopo di farla evadere

Per Sebastian una nuova fidanzata servirà ben poco a Ettore per scalzarlo, ma è proprio per evitare questa eventualità che Castelli sta cercando un prestigioso Amministratore delegato. Attenderà che Bettini assuma una decisione.
I vigilantes non si sono accorti di nulla e sui gioielli non esistono impronte digitali. Le telecamere di sorveglianza sono state disattivate per 15 minuti e non hanno potuto riprendere il lavoro delle ladre. Viola osserva, con malcelata ironia, l’imbarazzo di Foti e di Damiano, per poi felicitarsi con Esmeralda. La padrona della palestra è felice che la Castelli sia entrata nel loro gruppo ora che ha dimostrato di esserne degna, e rinfaccia bonariamente alla guatemalteca di essersi resa conto che a lei non piacciono le “cose normali”.
Zeno è irritato con Viola per non aver risposto alle sue chiamate, ma nel contempo anche dispiaciuto per la brutta figura fatta dal fratello. Per Bauer le ladre sono solo borghesi annoiate, ma per Viola sono invece donne degne di ammirazione perché cercano forti emozioni. Zeno replica che per lui sono invece patetiche, proprio come lei.
Cecilia riconosce i gioielli rubati e Damiano, ancora sotto pressione, sfoga la sua umiliazione proprio con la ragazza, trattandola bruscamente quando Cecilia gli consiglia di non rendere più tragica la situazione di quello che è.
Carol non vuole alimentare l’odio che già Adriano nutre nei confronti della madre, e si rifiuta – rispondendo alla richiesta di Serena – di costituirsi parte civile assieme al Riva. Non vuole che Adriano ricordi la cattiveria di Donatella, anche perché il medico deve affrontare altre delusioni.
“Mansioni ridotte” per il rientro di Adriano in ospedale. La direzione sanitaria – molto burocraticamente – ha deciso che prima di riammetterlo a tempo pieno deve verificare le sue condizioni di salute. Riva è sconsolato a la Grimani gli promette che gli starà vicino, proponendogli anche di ritornare a vivere insieme.
Valerio vuole parlare con Jacopo e si reca a villa Castelli, ma l’ingegnere gli confessa di non aver mai notato nulla di strano nel comportamento della De Brandi: solo ritardi sul lavoro. Poi il figlio di Sebastian si adombra quando il commissario Bettini gli riferisce che la polizia è certa che la donna avesse un complice, e proprio a Torino.
Quella di Valerio non è però l’unica visita che riceve Jacopo. Con sua somma irritazione anche l’avvocato della complice appare consegnandogli una busta contenente un cellulare. Prima di andarsene il legale ricorda al Castelli che Donatella vuole indietro la sua parte di eredità.
Ed è proprio la reclusa che lo chiama sul telefonino minacciandolo di confessare la sua complicità, a meno che Jacopo non la faccia evadere dall’ospedale.
Ettore insiste con Matilda: deve mettere Sebastian di fronte alle sue responsabilità, ma per la Herrera l’ex tycoon vuole solo manipolarla – così come fa con tutti - per riprendere il suo potere all’interno della holding.
Per avere la sua fiducia Ferri invita la donna a chiedergli qualsiasi cosa, e dopo qualche telefonata la coppia fa il suo ingresso alla Dyamond, ricevuti da Zeno. Ettore si informa dal trainer sulle modalità di iscrizione perché la sua compagna intende frequentarla, e nel frattempo Matilda osserva la figlia Viola, che sta furiosamente prendendo a pugni il pungi-ball.