Puntata 17 novembre - Vita lunga al commissario Castelli

Viola rassicura Esmeralda: Zeno ha tenuto la bocca chiusa con la Polizia ma ad una condizione: che lei esca dal loro gruppo. Però la titolare della Dyamond deve stare bene attenta perché le forze dell’ordine stanno perquisendo tutte le palestre. Per nulla impaurita Esmeralda sobilla la Castelli: “Il bello deve ancora venire!”.
Poi la mette di fronte ad una scelta: Zeno o se stessa; Zeno od Esmeralda. Ripetendo sempre le solite litanie la socia ribadisce che nessuno può dare a loro degli ordini e costringerle a fare quello che loro vogliono. La Castelli se ne va ma la titolare della palestra è certa che la rivedrà ben presto.
Rientrato dopo aver fatto la spesa, Zeno trova l’amante seduta a terra che piange calde lacrime.
Jacopo le ha consegnato la lettera di addio del padre e la ragazza, dopo la delusione seguita all’abbandono della madre, ora deve soffrire anche per quella del padre.
Viola definisce i genitori dei vigliacchi che sono scappati per sfuggire alle loro responsabilità. Bauer però le promette che non la lascerà mai, e per dimostrarglielo non con le parole ma con i fatti la porta sul letto e… segue la solita musichetta.
Il fratello di Damiano è però tosto e affronta immediatamente Esmeralda. Lui sa cosa vuol dire entrare e uscire di prigione, perciò le intima di lasciare in pace Viola. Ironicamente la ladra gli rinfaccia di essere geloso perché non riesce a dare a Viola quello che invece riesce a darle lei e il suo gruppo.
Ancora irritato per la bella sorpresa che gli ha preparato la dottoressa Luciani facendogli trovare un neo-laureato che ha preso possesso del suo ruolo, Adriano si lamenta ma la Direttrice sanitaria lo blocca subito: hanno dovuto per forza riempire il vuoto che senza preoccuparsi dei conseguenti risvolti negativi il dott. Riva ha lasciato in ospedale. Ora lui è stato destinato al Pronto soccorso e non si deve lagnare in quanto questa è per lui una seconda possibilità. L’alternativa sarebbe stata il licenziamento.
“Ma che genitori siamo stati?” si chiede mestamente Matilda. Prima lei e poi Sebastian hanno abbandonati i figli, e lei non vuole approfittare della loro attuale debolezza per riottenere il loro amore. “Ogni conquista ha il suo prezzo” le risponde Ettore.
Il corso è terminato e l’ispettrice Landi è pronta a dare il suo responso. Fissando Mauro lo incoraggia: “A Roma ti troverai benissimo”. Il primo a congratularsi con il commissario Castelli è proprio Damiano. I due quasi cognati si abbracciano felici sotto lo sguardo comprensivo di Erica. Bauer vuole festeggiare l’evento e invita anche l’ispettrice alla serata che sta pensando di organizzare per celebrare l’avvenimento.
Jacopo vede Matilda ed Ettore entrare al Winebar e beffardamente li apostrofa con dure parole. Ma quando il progettista passa il segno, e cioè rinfaccia alla madre di essere andata a letto con il primo che le è capitato sotto tiro, Matilda lo schiaffeggia.