Puntata 25 novembre - Jacopo cerca alleati; Matilda respinge nuovamente Ettore

Anche se il medico, dopo aver cacciato Viola dalla stanza, effettua su Esmeralda un massaggio cardiaco, la donna muore. E’ Valerio a comunicare la triste notizia a Cecilia.
Già prima del ferale annuncio la Castelli era angosciata per aver ridotto in fine di vita la ladra, anche se Erika la consola ricordandole che sparando ha salvato la vita propria e quella di Damiano. E’ proprio Damiano il problema afferma Cecilia; è solo quando lo ha visto a terra che si è decisa a sparare perché ha avuto paura di perderlo. Senza questo timore sarebbe rimasta paralizzata dal terrore.
Per reprimere il proprio sentimento nei confronti del cognato Cecilia pensa sia giusto che lei lasci Torino, ma l’ispettrice Landi sa che questa non sarebbe la giusta soluzione: il commissario deve restare in città e non scappare per dimenticare, ma rimanere e lottare contro questa infatuazione.
Anche se Matilda ammette con Ettore di essere consapevole che Jacopo la sta usando, ciò nonostante è pur sempre suo figlio. Ferri ribadisce di non essere un mostro, e che l’amerà anche senza le quote che lei ha trasferito a Jacopo. Ripete alla Herrera che non deve credere alle cattiverie che stanno scrivendo su di lui, ora è un uomo diverso e lotterà per far trionfare il loro amore. La donna cede e i due fanno l’amore. Il mattino dopo, però, Matilda è nuovamente dispiaciuta per l’accaduto. Non doveva succedere! Come il marito anche lei deve ritrovare se stessa?
L’uomo più ricercato di Torino! Non è un evaso, ma un manager che sta ricevendo proposte su proposte di lavoro. Beato lui. Ah, l’uomo è Ivan. Questa volta a cercarlo è Jacopo il quale, certo di essere presto nominato garante della holding, gli propone – come già fece suo padre – di diventarne l’Amministratore delegato. Sempre sospettoso Bettini si riserva di dare una risposta solo quando l’ingegnere sarà nominato ufficialmente presidente del gruppo Ferri. E poi al fratello di Valerio non aggrada che il figlio di Sebastian usi mezzucci – ad esempio gli articoli offensivi apparsi sulla stampa - per screditare Ettore. Jacopo si difende: ha conosciuto il giornalista solo due giorni prima, però comunica il nome dello scrittore a Bettini.
Jacopo però non si ferma qui. L’ambizioso giovane cerca la collaborazione anche di Serena. Del resto, fanno o non fanno parte entrambi della stessa famiglia? Ma l’avvocato non cede, e poi ha già delegato la madre a gestire per suo conto le proprie quote. Castelli non si arrende e prospetta alla Bassani una holding gestita da una nuova generazione di manager
Ci sono novità sulla banda delle ladre, e l’ispettore Bauer ne mette a corrente Zeno. La reazione del fratello, quando Damiano cita il nome di Viola, lo convince che la Castelli sia implicata nei furti, e invita il trainer a dirgli la verità. Zeno è sulle difensive e testimonia che Viola era in sua compagnia al momento del furto al furgone portavalori.
Il fidanzato di Serena non si ferma qui, e recatosi da Viola urla che vuole conoscere la verità perché sa che Zeno la sta coprendo. La ragazza non solo deve confessare di aver fatto parte della banda, ma anche che faccia i nomi delle complici.
La reazione di Viola è talmente furiosa che Bauer la prende per il collo, prontamente acciuffato da Zeno entrato in quell’istante.