Michele d'Anca e il suddetto attore: quando produrre tappi di plastica porta successo!

Inutile dirlo. O meglio, inutile ribadirlo, visto che io l'ho fatto parecchie volte. Centovetrine da tempo è caduta nella serialità commerciale tipica della catena di montaggio, che sforna episodi a nastro con l'unico obiettivo di produrre numeri e di attirare investimenti. Immagino la grande catena di montaggio di un'azienda di tappi, mi vedo tutti questi tappi che scendono dalle piste, che vengono modellati, verniciati, inscatolati e quant'altro. Le puntate di Centovetrine sono un po' così da tempo: scendono inesorabili, vengono ogni tanto celebrate da qualcuno, vengono dipinte, vengono inscatolate per un pubblico fatto spesso di dormienti e si bruciano subito, lasciando il tempo che trovano. Non è neanche colpa di Centovetrine in sè, è colpa di un sistema che richiede numeri, puntate, a scapito spesso della qualità e del rispetto verso gli spettatori. Guai a proporre agli attori un ragionamento del genere: mai affermeranno di recitare in un prodotto che obiettivamente è di serie b rispetto alla grande fiction di prima serata. Parlo di serie b perchè le trame sono notoriamente avvizzite, contorte alla follia, ripetitive e spesso ridicole. Non mi appiglio al principio della verosomiglianza perchè Centovetrine non deve dimostrare di essere verosimile: ormai non è più credibile e ha perso ogni pretesa di esserlo. Parlo piuttosto di una critica legittima a un sistema che non accetta queste critiche e che si erge a grande prodotto di qualità. E in questo mi appiglio alla presunta professionalità di attorucoli, vedi Michele d'Anca, che arrivano a essere riconosciuti per la strada a 50 anni grazie a una soap, basando la loro carriera su sforzi meritati, ma purtroppo non riconosciuti dai più. L'indubbia arte recitativa di Sebastian è fuori discussione, quello che purtroppo dev'essere messo in evidenza è quel malcelato tentativo di autocelebrazione e autoincensamento cieco e abietto, avulso dal più ovvio senso comune e sempre più contestualizzato in un vortice di facili elogi e plausi, che ormai sanno di stantio e di vecchio. Credo che un attore non debba per nessun motivo al mondo cedere al fascino tentatore della lusinga, soprattutto se pubblicamente. Credo altresì che un attore non debba autoproclamarsi re della foresta, adducendo vane giustificazioni secondo cui: "in casa mia (facebook) faccio quello che voglio io". O meglio: l'attore in questione è libero di farlo, ma non deve negarlo. Credo anche che l'attore non debba in nessun modo provocare litigi, diatribe o diverbi tra i propri fan, soprattutto tra coloro che lo osannano come una divinità e coloro che lo vedono come un nemico dalle ore contate. è per questo motivo che non frequenterò più la pagina facebook di Michele d'Anca, tappeto di guerra fatto di inutili post sulla percentuale di share relativamente alta grazie a Sebastian, fatto di post in italiano maccheronico sul pathos narrativo che solo D'Anca sa dare e fatto di post spesso oscurati o censurati, dove la censura riguarda terribili accanimenti su un utente di un altro forum, messo alla berlina dai fan del suddetto attore solo per essere portatore di un pensiero diverso e senza che il suddetto attore non faccia nulla per intervenire. Non voglio sottolineare il fatto che il suddetto attore le critiche non le voglia sentire, motivo per cui, in maniera del tutto civile, sia io sia una moderatrice di queasto forum si sono trovate senza l'amicizia del suddetto attore.
Ma io mi chiedo: ma il suddetto attore, a 50 anni, non sa fare altro che fare il suddetto attore, celandosi dietro alle fan che osannano il suddetto attore? E per cosa poi? Per Centovetrine? Per una fabbrica che produce tappi di plastica per birre quando potrebbe produrre tappi di champagne? Auguri al suddetto attore.

Non avevo ancora letto questo post! Grandissimo! Cosi' si fa!

London, ammiro la tua schiettezza nel dire le cose. Hai detto ciò che pensi , senza che nessuno ti venga a dire di non usare una vena polemica nell' esprimere il proprio pensiero.
Ebbene sì anch'io come te mi sono vista togliere l'amicizia da FB semplicemente per aver fatto una domanda , sì, non me lo nego ,provocatoria.

Ma penso che da che è mondo e mondo , le critiche servono a migliorare la propria situazione e essendo un personaggio pubblico, bisogna anche imparare a gestire queste situazioni, e non pregando un utente di allontanarsi e non scrivere piu' nella suddetta pagina FB.

Ce ne faremo una ragione. Ma questo non ci impedirà di dire la nostra opinione, qui!

Bello, sincero e non banale. Mi piacciono le persone che scrivono quello che pensano e se ne assumono la responsabilità.

Credo che, senza offendere, ognuno ha il diritto di criticare e motivare la propria insoddisfazione, specialmente quando si parla di personaggi irreali e pertanto frutto solo della fantasia di fantasiosi autori.

A me disturba personalmente di più (sarà perchè io non lo sono di carattere) coloro che aprioriticamente si scappellano ed elargiscono complimenti solo per tenere legata a sè una persona.

Contando che D'Anca in sè, come attore, è pure bravo.

MA infatti lo abbiamo sempre elogiato! Credo che il nostro forum sia stato il primo a chiedergli una intervista, seguito poi da altri.

Eravamo, e siamo, onorati della sua presenza. Forse ci aspettavamo qualche intervento di più...

Mi associo agli altri perchè dire sempre ciò che si pensa è sintomo di intelligenza e non di coraggio.
Per quanto riguarda le attuali o eventuali reazioni, beh che dire di sicuro non manca a noi dire ciò che pensiamo.
Non è nelle mie intenzioni rimangiare ne fare rimangiare parole agli utenti o ancor di più agli amici che stimo e condivido in pieno.
Ognuno si prenda le proprie responsabilità, certo che se uno/due forum su almeno una 15ina ti osannano e gli altri 13 usano frasi diverse e sicuramente molto più obiettive..... bisognerebbe fermarsi a pensare e non attaccare e pretendere soltanto complimenti. I complimenti vanno all'uomo come attore ma nessuno mi e ci obbliga per questo a dire che un personaggio (seppure interpretato bene) sia il tassello vincente o portante di una soap.... impariamo che tutti sono utili ma... nessuno è indispensabile.
La soap è stata per anni senza Ettore eppure andava avanti!

Alex, complimenti, come sempre sei sincero, schietto e diretto, qualità che ti ho sempre apprezzato moltissimo. Condivido il tuo pensiero e non aggiungo altro visto che tutte avete detto quello che avrei aggiunto io!