Puntata 16 dicembre - Ivan/Diana: si baceranno?

Ancora sconvolta nell’aver visto la fotografia mostratagli da Ivan, Diana ammette di aver cercato, in passato, di scoprire chi fosse la sua vera famiglia, ma senza peraltro riuscirci. Ed anche se oggi sia la madre che la sorella sono morte, Ivan la rassicura che lui potrà raccontarle tutto di Anita.
Doppi e tristi addii per le coppie Carol/Adriano e Serena/Damiano, entrambe però interrotte da una inopportuna telefonata.
E’ Alessio Nisi quello che tronca il commiato di Adriano in quanto il giornalista ha deciso di accettare la sua proposta. “Si può fare” lo avverte telefonicamente, però vuole incontrarlo subito.
Dopo aver dato alla sua amante il bacio di Giuda, e pure se Adriano avrebbe preferito di vedersi in un posticino un po’ più riservato, i due uomini prendono accordi seduti ad un tavolino del bar del centro commerciale.
Qui Nisi gli comunica di essere disposto a pubblicare notizie dalla Moldavia, ma a patto che lui – e gli consegna una cartelletta contenente dei fogli con scritte numerose domande – risponda alle stesse e inerenti ai suoi rapporti personali con Carol. Il dott. Riva si adombra, non è quello che voleva divulgare.
La seconda scena lacrimevole di commiato viene interrotta dall’intempestivo Valerio che convoca in commissariato il suo sottoposto. A due ore dalla partenza il commissario Bettini deve ancora consegnare a Bauer dei documenti!
Lucrezia e Gianluca, alias Cecilia e Damiano, sono già in volo per raggiungere la meta della loro indagine. Sull’aereo i due finti sposini hanno l’occasione per mostrare pubblicamente il loro affiatamento. Avendo ordinato due succhi d’arancia, ma essendone rimasto solo uno in cambusa, Damiano, come un vero gentleman, lascia che sia la sua dolce metà a berlo. Inevitabile il commento della hostess: come si vede che sono due sposini freschi freschi!
Primi e inevitabili screzi fra i due neo tycoon della holding. Il primo appiglio al quale si attacca Jacopo è una mostra fotografica organizzata senza il suo placet; segue poi la divisione dei contratti da portare avanti fatta, secondo il Castelli, senza equità. Ettore si è tenuto i più importanti e a lui ha passato solo robetta insignificante. Senza scomporsi – come gli è usuale – Ettore fa cambio: i miei a te, i tuoi a me.
Ma un sassolino Ferri se lo toglie dalla scarpa accusando il socio di aver costretto la madre a firmargli la delega. Indignato Jacopo gli risponde che pur non approvando la sua relazione con Matilda, esige però che Ettore la lasci fuori dai loro affari e non la coinvolga nelle loro questioni.
Chissà, si chiede Diana, se la sua diffidenza sarebbe stata meno acuta se avesse potuto vivere accanto ad una sorella? Ivan ribatte prontamente che bisogna fidarsi degli altri – e cioè di lui in particolare – per conoscere il proprio passato.
Però la gallerista teme che la strada faticosamente trovata possa essere messa in discussione da tutta questa storia. Ma Ivan sarà al suo fianco per non farla sentire, ancora una volta, abbandonata.
E le mormora, prima di avvicinare il suo viso a quello della ragazza, che non può essere uno scherzo del destino avergli fatto incontrare la sosia di Anita.