Puntata 20 dicembre - Sebastian resta là, Diana arriva qua (Torino)

Non è certo felice Carol di aver ritrovato un vecchio amico! Per fortuna che il suo imbarazzo viene affievolito dall’arrivo di Serena portante due calici di prosecco. Dopo essersi presentato, Sabian vorrebbe continuare la conversazione, ma la Grimani, con il pretesto di un improvviso mal di testa, abbandona il locale.
Rientrata a casa e dopo aver liquidato la figlia, Carol apre un cofanetto dal quale estrae vecchie lettere ma, soprattutto, una datata fotografia. E’ identica a quella che, osservandola, l’ha fatta inorridire alla mostra. L’immagine rappresenta una donna, presumibilmente giovane, ritratta di schiena e con lunghi capelli biondi. Assunta una improvvisa decisione, Carol si riveste e torna a Cento Vetrine. Qui affronta Emmanuel rinfacciandogli di aver esposto proprio quella immagine. Perché? Perché, le risponde l’artista, è l’unica donna che abbia mai ritratto in vita sua, e mai più ne ritrarrà.
E gli organizzatori della mostra, invitandolo, gli avevano chiaramente espresso il desiderio di esporre una fotografia femminile.
A villa Ferri, Ettore sfoglia con rimpianto vecchi album di fotografie di famiglia. A Matilda, passata per salutarlo, il tycoon mostra le fotografie di Anita scattate in Thailandia. Rammaricandosi del male procurato a Marta, Ettore rimpiange di non poterle più chiedere scusa per il dolore che l’ha costretta a sopportare. Poi, sull’onda dell’emozione, Ferri confida alla donna le scoperte fatte da Ivan, e cioè che presumibilmente Anita avrebbe una sorella quasi identica a lei, ma lui non gli crede. Sarebbe troppo bello, mormora, che la ragazza esistesse davvero ed alla quale potrebbe chiedere scusa, non potendolo più fare con la moglie deceduta.
Ma, si sa, Ettore non è buono buono o cattivo cattivo. Passa da una condizione all’altra con estrema naturalezza. Ed infatti lo vediamo a colloquio con Carmen alla quale ordina di passare – in forma anonima - al giornalista Nisi informazioni sia su di lui che su Jacopo. Per quest’ultimo, in particolare, Ferri vuol far conoscere al mondo intero la sua arroganza e l’incapacità dimostrata dal giovane nei suoi precedenti affari.
E’ proprio per questo che Ettore aveva fatto cambio con il Castelli dei contratti che lui aveva inizialmente tenuti per sé. Ora è giunto il momento di far scattare la trappola.
Recatisi anche loro alla mostra, Matilda ne approfitta per ricordare a Ettore che Jacopo è suo figlio, ma per nulla intimorito dall’implicita richiesta di non combatterlo, Ferri risponde che invece si sente in dovere di dare al progettista una severa lezione.
Anche perché il figlio della Herrera aveva disertato una riunione di lavoro, e il fondatore della holding aveva sfruttato questa assenza per ricordare a Matilda che fra i due garanti l’atmosfera non è delle più idilliache. Ferri è sicuro che Jacopo lo voglia scalzare, ma lui certamente non si farà da parte e lotterà come ha sempre fatto.
Tossendo come un vecchio catarroso, il solitario boscaiolo introduce nella cascina una cesta piena di ceppi di legna. Il bussare lo costringe ad aprire la porta e l’uomo si trova di fronte non solo Laura, ma anche i due figli. Tirando su con il naso, Sebastian li lascia entrare, burbero. Padre e figlia si abbracciano, ma non per questo l’uomo che non vuole ritornare mai, ascolta i consigli degli invadenti ospiti. Se e quando tornerà a Torino sarà lui a stabilirlo! Non è ancora pronto a riprendere in mano la sua vita, e forse non lo sarà mai. Beh!
Triste e malinconico Ivan si sta svestendo nella sua abitazione quando, inaspettata ma gradita ospite, Diana suona il suo campanello della sua porta. La sorella di Anita non ha dimenticato il colloquio avuto con Bettini, ed ha deciso di seguirlo a Torino perchè vuole conoscere tutto sul proprio passato.