Puntata 7 giugno - Valentino, cosa mi combini? Damiano: nessuna polpetta.

Damiano cerca di liberarsi con le sue ultime forze residue, quando all’improvviso il baule dell’auto si apre. L’addetto alla demolizione blocca la pressa e con suo sommo stupore si accorge dell’uomo legato e imbavagliato che, appena può parlare, si presenta come commissario di polizia e chiede all’operaio di fare immediatamente un cosa per lui.
L’operaio si precipita dal commissario Bettini portandogli il messaggio di Bauer. Il collega lo supplica di correre senza indugio, con una squadra, ad un certo indirizzo.
“Come stai? Mi sembri un po’ giù”. Non sono certo queste le parole che possono consolare un uomo incarcerato ingiustamente con l’accusa di omicidio in quanto, se anche non lo fosse, ci penserebbero le parole di Rossana ad abbatterlo del tutto. Però poi lo rassicura: ci penserà lei a toglierlo dai guai.
Mancano 15 giorni al Consiglio di Amministrazione ed Ettore rinfaccia a Laura che Sebastian ha rifiutato di rinviarlo anche se questo rimando comporterebbe un aiuto per Niccolò. La invita pertanto a convincere il socio a ripensarci: da parte della Beccaria ciò sarebbe un atto di giustizia e solidarietà.
Valentino, dopo aver firmato la sua deposizione in commissariato, viene informato da Foti che dovrà poi testimoniare al processo che si terrà contro Niccolò. Il viso di Piperno esprime meraviglia… o soddisfazione?
Sicuramente quest’ultima in quanto poi lo vediamo avvicinarsi ad un casale abbandonato dove, dopo aver infilato degli abiti insanguinati in un bidone, gli dà fuoco. Assieme ai vestiti brucia anche la carta di identità di Alfonso Gaddi.
Viviana si è resa conto dell’imbarazzo provato da Ivan al corso pre-parto e gli propone di non accompagnarla più, ma Bettini non vuole perdere nessun attimo della gravidanza della Guerra.
La futura madre, da parte sua, ammette di non provare nessun impaccio se Ivan la massaggia, anzi, gli confessa, per lei è bellissimo sentire le sue mani sul proprio corpo. Del resto hanno fatto l’amore solo pochi mesi prima. E, avvicinatasi all’uomo, gli sfiora le labbra con le sue.
Ma ad Ivan sembra di tradire Cecilia, anche se Viviana gli ricorda che è stata proprio la Castelli a lasciarlo. La quale, proprio in quell’istante, deve prendere una decisione importante: confermare o no la sua collaborazione con l’ateneo londinese?
Jacopo chiede al padre notizie di Viola, e Sebastian lo rassicura. Ha ricevuto un suo messaggio dove la figlia lo informa di essere nascosta in un luogo sicuro. Il boss ne approfitta per chiedere a Jacopo se crede nell’innocenza di Niccolò, rammentandogli che proprio lui è stato vittima della violenza del cugino. Il progettista non può negare che, in quell’occasione, vide tanto odio negli occhi dell’imputato.
Antonio non si fida di Viola, la quale cerca allora di circuirlo complimentandosi per l’intelligenza che il complice ha sempre dimostrato di avere.
Dopo che il sequestratore si è convinto a lasciare che sia Serena a recarsi a recuperare il riscatto, Viola ordina alla cugina di non tornare: sarebbero uccise entrambe. Deve però informare Sebastian: la guatemalteca è certa che il padre saprà come salvarla. Se ciò non avverrà vorrà dire che il suo destino è già segnato.
Serena sta uscendo dal casale quando incontra sull’uscio Damiano. Il poliziotto inizia a lottare con Antonio ma, inevitabilmente, un colpo parte dalla pistola del malvivente…