Punata 5 maggio - Livia inizia a ricordare... anche troppo!

Sebastian non si aspettava che Ettore cadesse così in basso andando a rivangare la sua vita privata. Personalmente si è dimostrato molto più corretto e leale non nominando Carol, la moglie che lo ha abbandonato dopo pochi mesi di matrimonio per andare a convivere con un uomo che potrebbe essere suo figlio. Prima di salutarlo, Sebastian gli consiglia di uscire di scena con dignità, come cantava Aznavour.
Carol ha deciso che per sovvenzionare il costoso progetto presentato da Jacopo intende fondare una società con dei finanziatori privati. Adriano è perplesso perché i futuri sponsor si aspetteranno dei dividendi, e lui non è d’accordo che si lucri sulla salute.
Rientrato a casa, Adriano cerca, e trova, una vecchia rivista nella quale è riportato l’articolo relativo alla pianista che cercò di truffare il dott. Cortona e che Adriano e Alessia, con un raggiro, misero in trappola. Ecco spiegato, per il medico, il sogno di Livia: la ragazza lo aveva sicuramente letto prima di entrare in coma.
Livia però insiste che i suoi ricordi si spingono ben oltre. Ora sono molto chiari. Rammenta una frase che Adriano le diceva sempre quando erano a Providence, e cioè di nascondere i bigliettini
che si scrivevano per non farli trovare dal padre. E si ricorda benissimo anche dove li celava.
Adriano, giustamente sconvolto, stenta a credere alle parole della paziente, ma poi sbotta: “Chi sei tu, come fai a conoscere i suoi segreti?”.
A Carol, poi, Riva afferma che qualcosa gli dice che è troppo presto per dimenticare Alessia.
L’inizio è stato anche la fine. Doveva essere l’avvio di una nuova vita insieme, invece si è rivelata la più breve convivenza da show dei record. Cecilia confessa a Serena che Ivan si sta staccando sempre più da lei, e questo senza nemmeno rendersene conto. Ed anche se lei lo ama ha però capito che lottare contro sua figlia è una battaglia persa in partenza.
Dopo aver assistito per molto tempo Viviana in ospedale, quando Bettini rientra a casa di Cecilia trova solo una lettera di addio.
Rossana, di fronte alla sfrontatezza di Valentino, lo minaccia di chiamare la Polizia, ma il ragazzo non si fa intimidire: ha già superato numerosi controlli senza che fosse stato trovato niente di irregolare nel suo club. Intempestivo come un uragano su un pic-nic, arriva Alfonso il quale si dichiara onorato di avere una illustre cliente come la Grimani, la invita a restare e le offre come gigolò Manuel, distogliendolo da una cliente che lo aveva già prenotato.
Non potendolo portare a villa Castelli, Rossana esige che sia Ettore a mettere a disposizione della coppia il proprio letto matrimoniale, spiegando al socio che non avrà remore a fare sesso con tutti i gigolò presenti al JC fino a quando non avrà scoperto qualcosa di losco su Laura.
Rossana e Manuel parlano, e quest’ultimo le confida che il suo sogno segreto è diventare fisioterapista ed aprire una centro benessere. Per questo gli servono molti soldi…
Per Rossana è un po’ come invitare un’oca a bere! Mostrando la foto della Beccaria a Manuel gli chiede se la riconosce, e lui afferma di sì. E’ proprio la donna bendata che lo respinse quando si accorse che non era Niccolò.
Offrendo al futuro fisioterapista una caterva di soldi, Rossana vuol sapere da lui tutto quello che sa di Laura.