Puntata 13 ottobre - Boh! Matilda vuol partire, Donatella non confessa

Matilda ritiene di non avere un futuro al fianco di Ettore, anche se l’amante le ricorda che a lui non interessa più riappropriarsi della holding – tanto sa di averla già persa – ma solo lei. Farà di tutto per aiutarla nei suoi progetti, ma la prima moglie di Sebastian non vuole affidare la sua vita nelle mani di un altro. “Non rinunciare all’amore” le mormora il dispiaciuto Ettore.
Donatella, rientrata nella sua stanza, si accorge che il cassetto del comodino è stato aperto, ma con suo grande sollievo appura che però il cellulare è ancora al suo posto.
Sicura di se stessa la Navarro, sebbene il commissario Bettini le abbia appena comunicato che il giorno dopo sarà trasferita in carcere, non gli confessa né chi è il suo complice né dove ha nascosto i soldi dell’eredità. E sebbene Valerio cerchi di lusingarla informandola che se parla potrebbe avere gli arresti domiciliari, Donatella non cede.
Adriano ha deciso di coinvolgere Carol perché, come le comunica, vuole tornare a fidarsi di lei. Ma anche lei deve fidarsi di lui ed aiutarlo nelle sue indagini. Dopo aver svelato alla Grimani di aver scoperto il cellulare della madre, e di aver scaricato un programma grazie al quale ora lui può ascoltare tutte le comunicazioni della donna, mette al corrente l’amante che, prima di denunciare Donatella, vuole scoprire dove la donna ha nascosto l’eredità. Non vuole coinvolgere Valerio perché sa che la madre ha corrotto parte del personale per avere il possesso del telefonino, e sa anche che se non toglie a Donatella i soldi questi sono comunque una garanzia per lei una volta uscita dal carcere.
Cecilia, discutendo con la cugina, le rinfaccia che Zeno ha bisogno di avere accanto una donna che lo faccia ragionare, e non una impulsiva come lei. Viola non perde l’occasione per rinfacciarle che ora Zeno è il suo uomo, ricevendo come risposta il disgusto di Cecilia: all’ex amante del trainer dispiace molto che Zeno frequenti una donna che odia tanto il fratello.
Poi, avendo appreso che ben presto Cecilia entrerà in Polizia, la figlia di Sebastian l’accusa di aver fatto questa scelta solo per stare più vicina a Damiano. A sua volta la sorella di Serena mette in evidenza come invece l’ispettore avrebbe potuto costruire la sua carriera arrestandola. Assalita dalla furia Viola alza i pugni verso la cugina invitandola a battersi sul tappeto, interrotte, per fortuna, dall’arrivo di Zeno.
La guatemalteca biasima l’amante per aver perdonato il fratello: per lei Damiano lo vuole solo condizionare, ma Zeno le rammenta che lui non odia il fratello così come lo odia ancora lei.
Laura, incontrando Ettore nella hall del centro commerciale, mellifluamente gli chiede a chi deve intestare l’invito al matrimonio: a lui e? Ferri però non vuole parlare con la sposa dei suoi interessi personali, e le comunica che probabilmente si presenterà da solo.
Di questa informazione Laura mette subito al corrente Sebastian, il quale ha appena ricevuto l’atto di morte di Matilda, risalente al 1993. Il certificato è indispensabile per completare la documentazione necessaria per le nozze.
Ettore cerca di giocare l’ultima carta per far restare la Herrera a Torino, ma vanamente. Il loro sembra proprio un addio.