Puntata 18 novembre - La sf..ortuna di Ettore. Proprio adesso che Matilda aveva ceduto...

Ancora scosso dallo schiaffone ricevuto da Matilda, Jacopo le rinfaccia che non la riconosce come madre perché lui non nutre nessun rispetto per la genitrice. La donna non ci sta e lo accusa che se prova rabbia per la fuga del padre non deve per questo prendersela con lei. Ribadisce inoltre che lei non ha tradito Sebastian perché con la Polizia ha tenuto la bocca chiusa.
Rientrata a casa la Herrera, non volendo che i figli pensino che lei è la donna del peggior nemico del Castelli fuggito, informa il tycoon di aver deciso di abbandonare villa Ferri. Solo così potrà conquistare la fiducia dei figli, ma nel contempo non vuole nemmeno perdere Ettore. L’espressione dispiaciuta di Ferri si rasserena quando Matilda inizia a baciarlo, e i due finiscono in camera da letto…
La discussione fra Zeno ed Esmeralda assume toni concitati e la ladra, alla quale difetta proprio la fantasia, ripete al trainer sempre la solita solfa: messa di fronte ad una scelta la Castelli sceglierà sempre loro perché sanno come raggiungere il suo cuore più di lui stesso. Del resto, infierisce la titolare della Dyamond, lui e Viola non hanno nessun futuro insieme.
Un paziente con gravi problemi cardiaci viene portato al Pronto soccorso. L’uomo ha il cuore in fibrillazione e deve essere operato subito. Adriano decide di essere lui a praticare l’intervento perché non si fida dell’inesperto dottorino Federici. Ben sapendo di andare contro tutte le regole, il dott. Riva pensa solo al bene dell’ammalato.
Ma la commissione disciplinare – pur essendo l’operazione riuscita benissimo – la pensa diversamente e la dottoressa Luciani è costretta a rinfacciare, ancora una volta, a Riva di essere andato contro tutte le regole e le procedure dell’ospedale. A nulla valgono le parole di difesa del chirurgo: lui ha effettuato il giuramento di Ippocrate che gli impone, prima di tutta la burocrazia, di salvare vite umane.
Poco prima Adriano si era anche sentito rinfacciare dal neo laureato di essere solo un inaffidabile squilibrato, rispondendogli però che se lo avesse operato lui, con la sua inesperienza, ora avrebbe un morto sulla coscienza.
Gran bella festa quella organizzata da Damiano per festeggiare la nomina di Cecilia a commissario. Ed alla Castelli Bauer preannuncia un’altra sorpresa. Dopo aver fatto partire la musica di un valzer, proprio quel valzer sulle note del quale Cecilia aveva insegnato a Damiano i passi base del ballo, il poliziotto invita a ballare Serena. Il neo commissario guarda la coppia volteggiare nella sala con occhi lucidi, che non passano inosservati ad Erika. La quale, il mattino dopo, anche se molto pacatamente, riferisce a Cecilia di aver notato la sua espressione di rammarico mentre guardava ballare la sorella, ed ha capito che il sentimento che la lega a Damiano non è di amicizia ma di amore.
Torniamo alla sera della festa. Dopo Serena Damiano chiede anche a Cecilia di ballare con lui. Con la guancia contro la guancia Bauer ripete all’orecchio della sua ballerina: non voglio perderti, non voglio perderti. Ma è solo una fantasia, ed un pio desiderio, della Castelli.
Carmen, già pienamente entrata nel suo ruolo di manager addetta alle pubbliche relazioni, accoglie Ettore e Matilda con un giornale in mano. La pr è infuriata perché sulla stampa è apparso un articolo che riguarda Ferri. In sostanza si tratta della pubblicazione di una sua biografia non autorizzata, ed il titolo a grossi caratteri intitola: “Le vere origini della fortuna di Ferri”. Mentre imbestialito il tycoon urla al telefono che vuole parlare con il direttore del quotidiano, la Herrera inizia a leggere le prime righe dell’articolo, dove si ricorda che l’imprenditore fece rinchiudere in una clinica psichiatrica la prima moglie (dove peraltro morì dopo pochi anni) per impossessarsi del suo patrimonio.
Proprio adesso che si erano ritrovati!