Puntata serale di giovedì 15 marzo

Cecilia, stretta all’angolo del ring, cerca di parare le accuse di Serena, ma come un pugile suonato si becca uno schiaffone in faccia, seguito da una sequela di ingiurie e invettive. Mai, in tutta la sua vita, si era sentita dire parole così crudeli. Rimasta sola nel bagno del centro commerciale, palcoscenico di tante scene piacevoli e meno, si lascia cadere, piangendo, sul pavimento.
Dopo la sorella è ora la volta di Damiano a doversi difendere dalle comprovate accuse di Serena. Pur di fronte alla fotografia che immortala il suo bacio con Cecilia (piuttosto freddino, a dire il vero) Bauer ribadisce alla moglie di non essere l’amante della Castelli. Cecilia stessa conferma: l’amore è solo unilaterale; lei si è innamorata di Damiano ma lui non ha mai corrisposto quel suo sentimento.
Ormai Serena è al limite della sopportazione e non crede alle loro giustificazioni: per lei non esistono più. E abbandona villa Castelli.
Rimasti soli nella grande residenza, i due poliziotti recriminano sulle loro manchevolezze e sulla poca fiducia che hanno riservato alla Bassani. Damiano medita vendetta: fermerà Zanasi. E organizza il piano per fare in modo che Mauro non possa più nuocere loro. Cecilia convince il “cinese” a recarsi da lei e l’uomo, molto sicuro di sé, non si arrende alle loro richieste: farà pubblicare le foto incriminate perchè li vuole distruggere. Bauer estrae allora l’asso dalla manica: Anja ha confessato tutto e l’ispettore ha in mano le prove delle truffe compiute da Zanasi. Due poliziotti, accuratamente nascosti, lo arrestano.
E’ mattino, Laura dorme il sonno dell’ingiusto e Cristiano è annientato. Finalmente si rende conto di essere stato raggirato abilmente e vigliaccamente. Il ragno velenoso ha tessuto la sua tela e lui vi si è invischiato come una mosca alle prime armi. Sebastian e Laura lo hanno colpito alle spalle.
Ora è costretto a consegnare alla coppia il documento promesso, e la Beccaria lo tampina. Meschinamente lo abborda nella hall di Cento Vetrine e gli rinfaccia che lei non lo ha mai voluto irretire, lei ama un uomo solo! E poi gli rinfaccia che Sebastian, per amore della figlia, avrebbe rinunciato ad ostacolare il rapporto di Viola con Brando, ma quest’ultimo lo ha aggredito incattivendolo ancora di più.
Siamo giunti anche al ricatto: o Cristiano consegna loro il documento riservato nel quale si attestano passaggi incriminanti nell’acquisto della tenuta dei Serralunga, o loro renderanno pubbliche le carte compromettenti mandando i fratelli Salani sul lastrico. Ma se invece le consegneranno alla diabolica coppia questa acquisterà la tenuta e… vissero tutti felici e contenti.
Ignara di tutto, ed ancora euforica per le belle giornate trascorse in compagnia di Brando, Viola decide di organizzare un bel pranzo di famiglia in occasione del compleanno del padre. La ragazza si illude che queste sessioni intorno ad una tavola imbandita siano miracolose. L’idea sembra infelice in quanto sia Sebastian che Brando tentennano parecchio di fronte alla proposta, ma per amore di Viola alla fine entrambi cedono.
Il più duro a mollare è Salani che prega l’amante di chiedergli tutto ma non… di sedere alla stessa tavola del suo nemico.
Nel corso della seduta conviviale Sebastian riceve un messaggio da Salani senior: e in possesso dei documenti e gli fa gli auguri di compleanno: spero che il pranzo ti vada di traverso!
Angela è sempre più ottimistica sulla guarigione del marito e Carol, ripensando alle parole di Adriano, la esorta a mantenere i piedi per terra. Ferdinando sarà sottoposto a un consulto da parte di un luminare, solo dopo sarà presa la decisione se operare o no il paziente. Non vuole che la donna si illuda facilmente. Ma non è facile.
Il “grillo parlante” fa confessare ad Adriano di aver perso l’amore più grande della sua vita, ed ora Angela sa che il medico la capisce più di qualsiasi altro. Ma il consulto va male, Ferdinando è inoperabile.
Dalle stelle alle stalle. Ora Angela accusa Carol e Adriano di averla lasciata sola e di essersi interessati al suo caso solo per farsi pubblicità. Per lei il dott. Riva è solo un ipocrita vigliacco.
Ivan non crede che Diana sia stata rapita, ma che sia un complotto dei due complici per spillare a Ettore del denaro. La lettera, per Bettini, è stata scritta da Jacopo. Imbufalito e pieno di odio non represso Ivan svela a Ferri il complotto ordito alle sue spalle da Diana e Jacopo, mostrandogli il filmato che li accusa.
Castelli ammette le sue colpe, ma non quella di aver inscenato il rapimento. Ettore non gli crede.
Però una telefonata proveniente da Diana lo fa precipitare nella indecisione: la figlia chiede il suo aiuto per essere liberata. Il padre, dopo averle rinfacciato di essere a conoscenza della verità, riattacca.
L’ingegnere, però, che sa di essere innocente, contatta un ex poliziotto perchè si metta sulle tracce della ragazza rapita. Poi cerca di convincere Matilda affinchè interceda presso Ettore convincendolo che Diana è cambiata, ed anche che lui la ama.
Nonostante Ferri abbia visionato il filmato registrato da Ivan, non vuole ancora denunciare la figlia e Jacopo alla polizia. Ha in mente un piano che investe tutta la holding, che non ha certo bisogno di uno scandalo. Pertanto convoca Valerio e lo invita a sospendere le ricerche della figlia. Diana si è fatta viva, sta bene e la sua sparizione è stata dettata da un colpo di testa, non raro nella ragazza. Valerio è perplesso, ma fa finta di crederci.
Il tycoon convoca d’urgenza il Consiglio di Amministrazione della holding dove propone di sfiduciare Castelli. Ha le prove che il vice presidente remava contro la società e avanza la richiesta di interdirlo congelando, nel frattempo, tutte le sue azioni.
Ah! Nel frattempo Carol ed Emmanuel sono diventati amanti!