Puntata serale di giovedì 22 marzo

Cecilia non gradisce l’indifferenza di Serena, che non l’ha nemmeno salutata, e la rincorre. La signora Bauer, allora, le rinfaccia di essere sempre stata invidiosa, ed ha persino, in passato, cercato di rubarle l’amore di Riccardo. Serena amava la sorella, si fidava di lei, ma ora è solo una estranea.
In assenza della madre è ora Emmanuel il suo confidente. Dopo aver ascoltato gli sfoghi di Serena il fotografo le consiglia di prendersi alcuni giorni di vacanza, e le offre la sua casa al mare.
Quando però ritorna dalla villeggiatura Carol non si è ancora fatta viva né con lei, la figlia, né con Emmanuel che sta cercando di chiudere il primo numero di Cento. E’ molto strano, nemmeno un messaggio! Decidono pertanto di avvisare la Polizia.
L’ispettore Bauer si illude quando vede la moglie entrare nel suo ufficio, ma Serena non è lì per lui bensì per denunciare la scomparsa della madre. Per anticipare le ricerche sarà Damiano stesso ad indagare, in forma ufficiosa. Farebbe di tutto per ingraziarsi la donna che ama.
I rapitori si sono fatti vivi, e pertanto Matilda consegna a Jacopo una valigetta contenente i soldi del riscatto. Però, essendo la sua fedele compagna, avviserà comunque Ettore del prelievo forzoso. La reazione di Ferri è proprio quella che ci sia spettava: è furioso con la sua convivente.
Senza molta sorpresa il rapitore di Diana esce allo scoperto: è Alessio Nisi. Il marito della Castellani vuole riprendersi tutto: soldi e moglie. Per eliminare il disprezzo con il quale da sempre Diana tratta il marito, Alessio le fa ascoltare il messaggio lasciato da Ettore in segreteria, dal quale si evince che anche Ivan non le crede più e la rinnega. Adesso è sola.
Diana ammette, infine, che Nisi è l’unico uomo che le sia rimasto accanto, e accetta di tornare ad essere sua complice. Tattica? Sì. E lo dimostra quando, vedendo la porta socchiusa, cerca di scappare urlando aiuto. Ma il complice di Alessio la blocca proprio sull’uscio.
Ma Diana non è sola. Jacopo è giunto sul luogo dell’appuntamento ed apre il computer lasciato appositamente sul tavolo, e con il quale si mette in contatto con Nisi, riuscendo anche a scambiare qualche parola con la rapita. Ma, riscatto o no, sembra proprio che il marito della figlia di Ettore non intenda comunque liberarla.
Sebastian è a casa quando Viola entra nella villa per aprire la cassaforte. La ragazza si commuove nel vedere una fotografia che ritrae Sebastian con i figli ancora piccoli. Intuendo che è inutile negare il motivo della sua presenza, Viola ammette di voler riprendersi indietro i documenti vigliaccamente sottratti a Brando. Non vuole che il suo compagno venga a conoscenza dell’imbroglio perpetrato ai danni di Cristiano per non creare ulteriori contrasti fra l’uomo che ama e il padre. “Perché lo fai?” chiede addolorata a Sebastian; Brando non l’ha mai messa contro di lui!
Nonostante il disprezzo che gli sta dimostrando Viola, Castelli è intenzionato a portare avanti il suo piano, ma se ciò succedesse la ragazza è molto decisa: deve dimenticarsi di avere una figlia, e questa volta per sempre.
Laura o Viola? Sebastian è seriamente pensieroso e se la prende con le boccette del rosso biliardo. Accontentare una vorrebbe dire scontentare l’altra. Ma l’amore paterno prevale e Sebastian prende la sua decisione, e consegna la busta sotto la fessura della porta di Viola. “Nessun padre sceglierebbe di perdere la propria figlia” mormora alla riconoscente Viola.
Se una ride l’altra piange. Laura resta di sasso quando apprende il gesto dell’amante. Gli urla in faccia il suo disprezzo; ha gettato all’aria il loro futuro, i loro sogni. Si sente messa in secondo piano e non lo perdonerà mai. Alza i tacchi torna nel suo appartamentino. E’ una abitudine che molti personaggi hanno preso ultimamente! Prima però Sebastian aveva ricordato alla Beccaria che anche lei ha due figli: come mai non capisce il suo gesto?
Inevitabile lo scontro fra le due donne, considerato il loro particolare caratterino. Viola fa il primo passo e raggiunge Laura nel suo rifugio. Entrambe sono piene di livore e tirano fuori le unghie. Una accusa Brando e l’altra lo difende.
Sembra tutto risolto, ma Brando inizia ad avere dei sospetti. Sia Cristiano che Viola si stanno comportando stranamente, sono molto nervosi. E non credendo che la Castelli avesse telefonato al Winebar – come da lei affermato – prende il suo cellulare e controlla l’ultima chiamata: è stata rivolta a Cristiano. In effetti Viola lo aveva avvertito: missione compiuta.
Dapprima la Castelli nega di aver avuto a che fare con Cristiano, lo conosce appena, ma poi deve aver confessato al verità perché Salani junior convoca il fratello e gli sbatte in faccia: so tutto, Viola ha confessato.
La dottoressa Luciani nega ad Adriano il permesso di operare Ferdinando. E’ inutile, sarebbe solo accanimento terapeutico. L’uomo morirebbe sotto i ferri. Ma l’amore per Carol prevale sull’etica professionale e il dott. Riva falsifica un documento per poter di effettuare ugualmente l’intervento.
La realtà è però diversa: il dott. Riva non intende operare Danesi, ma solo prendere tempo.
Solo con la sua amata nel magazzino “esplosivo” Adriano le confessa di aver acquistato uno chalet in Austria dove intendeva trascorrere il loro viaggio di nozze. La prigioniera si commuove e lo invita a scappare. Almeno lui potrà salvarsi. Riva, però, non lo pensa nemmeno. Ed allora l’atteggiamento di Carol cambia, la donna diventa aggressiva, gli rinfaccia di essere un ipocrita, lo accusa di non averla mai amata. Il suo scopo principale è solo quello di tornare sotto i riflettori. Lo disprezza.
Nonostante le dure e offensive parole la Grimani non ottiene però il suo scopo: Adriano ha capito che lei vuole salvarlo perchè lo ama ancora. Non vuole che muoia assieme a lei. I due innamorati si abbracciano. Ma non la prendono persa. Adriano scopre una grossa catena ed un lucchetto. Si può ipotizzare che con la catena aggredisca Angela al suo ritorno, ma non è così.
Anche se non sono sul ponte Milvio Adriano incatena il proprio piede a quello di Carol. Moccia insegna.